
ERBA – In tanti ieri, domenica, hanno partecipato a “Territorio e Tradizioni”, l’evento organizzato dall’Associazione Amici della Riserva Valle Bova con il contributo del gruppo folcloristico città di Erba i Bej, Angelo Garofoli e con la partecipazione straordinaria della poetessa e autrice, Rosanna Pirovano.

“Il progetto ‘Territorio e Tradizioni, una rappresentazione dialettale e canora della storia della Valle Bova e dei monti erbesi’ è nato dalle emozioni che il territorio mi regala ogni volta che lo percorro, in qualsiasi stagione – ha spiegato il presidente dell’Associazione, Alberto Cavalleri – La Bòva, la furnas, ul punt di legn, il corniolo sono per molti di la storia di Erba, per qualcuno il ricordo dell’infanzia, dei genitori, dei nonni dei loro racconti e del tempo trascorso qui lungo questi sentieri. Da queste piccole cose, dai racconti, dalla prosa e dalle letture sul luogo ho proposto ad Enrico Pina, maestro dei Bej, e ad Angelo Garofoli di mettere in scena uno spettacolo all’interno della Valle Bova”.
E così, ospitati nella magnifica e suggestiva cornice della “Furnas”, i visitatori hanno avuto modo di scoprire la Valle, la vita contadina gli usi e costumi, le tradizioni e soprattutto l’amore per Erba e per questa terra. A guidarli in questo viaggio nel tempo e nello spazio, la prosa di Alberto Airoldi e di Franco Gottardi, musicate dal maestro Giuseppe Pina padre di Enrico e da Roberto Motta, i canti dialettali dei Bej e i racconti di Angelo Garofoli, di Emilio Magni e di Rosanna Pirovano.

Nonostante quanto rappresentato sia solo una piccola e frammentaria parte del patrimonio culturale di canzoni popolari e di racconti su questo territorio, come è stato sottolineato durante la presentazione, grande è stata l’emozione espressa dai partecipanti. Anche il sindaco di Erba, Veronica Airoldi, presente con l’assessore Alessio Nava, Franco Gottardi e la stessa Rosanna Pirovano hanno voluto esprimere il proprio apprezzamento per l’organizzazione dell’evento all’interno dello scenario naturale della Valle Bova che ha ispirato quanto raccontato e cantato.
Entusiasta anche il commento di don Ettore Dubini, vicario della parrocchia di Crevenna: “Un’iniziativa apprezzabile e coraggiosa – ha dichiarato – Finalmente! Finalmente si prende l’iniziativa di valorizzare la Valle Bova. Sul mio tavolo di lavoro ho due scatole decorate di arabeschi di luce, in una ci sono i ricordi, nell’altra i sogni. E uno dei sogni è vedere la Valle Bova valorizzata e con questo evento si realizza. L’organizzazione è stata puntuale e mi complimento con il presidente Cavalleri per aver avuto il coraggio. Ma anche Crevenna ci ha messo del suo con il monologo di Angelo, impreziosito da questo luogo, e con la partecipazione dei nostri uomini”. E quindi ha aggiunto: “Sarebbe bello organizzare altri eventi in altri punti della Valle. Per ora, siete tutti attesi alla festa per il 30° anniversario della posa della Croce Pessina domenica 14 luglio”.
Galleria fotografica (foto Matteo Nava).