
ERBA – Il 25 aprile erbese? Una cerimonia “spoglia, poco sentita e poco partecipata”. Il consigliere di minoranza Enrico Ghioni (PD-Liste Civiche di Centrosinistra) ‘bacchetta’ il Comune di Erba, colpevole, a suo dire, “di aver celebrato in maniera poco decorosa una ricorrenza importante quale quella della Festa della Liberazione”.
L’osservazione di Ghioni è arrivata all’inizio del consiglio comunale di ieri sera, lunedì, durante le comunicazioni: “Non posso non invitare il consiglio a riflettere un attimo su quanto avvenuto il 25 aprile – ha esordito il consigliere – le celebrazioni, sottotono, sono state negativamente condizionate anche dall’orario inusuale. So di persone arrivate alle 10 al cimitero, orario in cui di solito si teneva la commemorazione, rimaste male perché era già tutto finito. Al di là di questo, in generale devo segnalare la scarsa preparazione del Comune di Erba alla nostra festa nazionale: nessun tricolore in Piazza o al Monumento dei Caduti. Durante la cerimonia vera e proprio poi nessun rappresentante delle associazioni, nessun suono di tromba, nessun Inno di Mameli intonato. Di tutto – ha concluso – salvo il discorso letto dal vicesindaco Rivolta che è stato davvero molto bello, ma inviterei tutto il consiglio comunale a riflettere su quanto avvenuto, personalmente lo trovo inammissibile”.
“Per rendere maggiore il coinvolgimento durante questo tipo di celebrazioni si è pensato, magari dal prossimo anno, di unirci a Pusiano e Eupilio, comuni con i quali condividiamo il servizio di Polizia Locale – ha detto il sindaco di Erba Veronica Airoldi – sarebbe bello, in questo senso, organizzare una cerimonia comune, magari trovandosi a rotazione a Erba, Pusiano e Eupilio: credo che questo potrebbe generare maggior coinvolgimento e partecipazione, ne valuteremo la fattibilità con gli altri sindaci”.