Canzo

Al Cineforum con il Cai Canzo: 4 appuntamenti a palazzo Tentorio

Lorenzo Colombo 14 Ottobre 2013

Attualità, Canzo

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logo caiCANZO – Il Cai di Canzo, con il patrocinio dell’Amministrazione comunale, organizza ciclo di proiezioni cinematografiche, tra ottobre  e novembre, nella sala convegni di palazzo Tentorio. Quattro appuntamenti per conoscere alcuni film che hanno fatto la storia del cinema di alpinismo, percorrendo uno spaccato di quasi 50 anni di storia. La rassegna, intitolata “I capolavori del cinema di montagna” è a cura di Gianni Viganò e Matteo Lanzoni.

23 ottobre – Stelle e tempeste di Gaston Rebuffat.

È più che un semplice resoconto dell’ascensione delle grandi pareti Nord: Grandes Jorasses, Drus, Cervino, Badile, Cima Grande di Lavaredo, Eiger. È innanzitutto il racconto di una giovinezza totalmente consacrata all’alta montagna. Il film ha ottenuto il Gran Premio al Festival di Trento nel 1955. Rebuffat è stato una mitica guida di Chamonix e uno dei più forti alpinisti francesi degli anni ’40 e ’50, con diverse prime salite e molte ripetizioni delle vie più difficili dell’epoca .

30 ottobre – Everest senza maschera di Leo Dickinson.

Il film ha vinto il Gran Premio al Festival di Trento 1993 e racconta la mitica impresa della prima ascensione sull’Everest senza ossigeno. Fino al 1978 gli alpinisti hanno dovuto fare ricorso all’ossigeno nella scalata della cima più alta del pianeta, per ovviare alla difficoltà di respirazione dovuta all’altitudine. A venticinque anni dalla conquista effettuata da Hillary e da Tenzing, gli scalatori Messner e Habeler compiono la salita senza bombole d’ossigeno, l’8 maggio 1978.

6 novembre – K2, il grande sogno di Abele Blanch.

È la testimonianza della prima salita valdostana al K2, presentato dalla guida alpina Abele Blanc, film che ha partecipato al Filmfestival di Trento nel 2001. L’estate del 2000, dal punto di vista meteorologico, è stata una delle più difficili per gli alpinisti impegnati in Karakorum. Il 27 luglio le guide alpine valdostane Abele Blanc e Marco Camandona, sfruttando un piccolissimo spiraglio di tempo accettabile, partono per un ultimo tentativo agli 8611 metri del K2, la seconda montagna della terra. Il 29 luglio sono già in vetta, utilizzando solo due campi intermedi.

13 novembre – La grande cresta di Peuterey di Kurt Diemberger.

Presentato al Filmfestival di Trento, è la viva documentazione di una entusiasmante impresa compiuta nel settembre 1961 dai salisburghesi Kurt Diemberger e Franz Lindner alla vetta del Monte Bianco, lungo l’intera cresta di Peuterey. Dal fondo della Val Veny sino alla cima, per cinque giorni e cinque notti, i due alpinisti vivono la loro estenuante e meravigliosa impresa, tra torri, guglie, creste, in arrampicata, calate a corda doppia nel vuoto, traversate, bel tempo, tormenta. La cordata si trova costretta a percorrere il balzo finale, nel cuore della notte, sbucando sulla vetta del Monte Bianco alle prime luci dell’alba.

–              La signora del vuoto di Jean Afanassieff.

È la storia di Lynn Hill, più volte campionessa del mondo di arrampicata sportiva. Documenta una delle più grandi imprese in questo campo: la conquista nel 1994 del Capitan, mille metri di parete, attraverso il mitico Nose, la via più celebre e difficile in scalata libera in un solo giorno.

 

Ingresso libero, ore 21.