COMO – La tragedia di Lampedusa si aggiunge a decine di altre consumate negli ultimi anni e che sono costate la vita ad oltre ventimila persone: esseri umani che hanno lasciato il loro Paese fuggendo da guerre e persecuzioni alla ricerca di una vita migliore. Per fermare le tragedie del Mediterraneo, Cgil, Cisl, Uil hanno organizzato un presidio per domani, venerdì 11 ottobre, dalle ore 17.20, in piazza San Fedele a Como.
«Il mondo del lavoro deve mobilitarsi perché all’ indignazione ed al dolore segua la ricerca di soluzioni concrete – scrivono i sindacati – perchè finalmente il governo, la politica e il parlamento affrontino i temi legati all’ immigrazione, non come arma di propaganda, come fino ad oggi è avvenuto, ma con provvedimenti organici per tentare di governare un processo storico irreversibile. A questa condizione sociale occorre opporre una diversa politica in materia di immigrazione ed asilo. Le nuove strategie non possono ignorare le cause politiche ed economiche delle scelte migratorie e al contempo della rete di interessi criminali che si muovono sfruttando i migranti. Abbiamo deciso di organizzare il presidio per manifestare il nostro cordoglio alle vittime del naufragio sulle coste siciliane. Perchè non si debba più assistere a tragedie come quella di Lampedusa. Per chiedere di riformare radicalmente la legislazione sull’immigrazione e dotare l’Italia di una legge organica in materia di asilo, accoglienza e soggiorno. Per l’istituzione di corridoi umanitari per i profughi in fuga dalle guerre. Per un efficace contrasto della tratta di esseri umani. Perchè l’Europa finalmente, si doti di politiche comunitarie in materia di immigrazione».