
ERBA – La carta di identità elettronica ‘divide gli animi’, non solo in città ma anche a Palazzo Majnoni. Giovedì sera in consiglio comunale si è parlato infatti anche dei disagi che la novità introdotta dal Ministero dell’Interno sta causando ai cittadini che devono rifare il documenti di identità.
A Erba il Comune emette la carta di identità elettronica dallo scorso gennaio: si tratta di un adeguamento voluto dal Ministero dell’Interno, che punta a dotare tutti i Comuni italiani del nuovo strumento entro la fine del 2018. I disservizi iniziali erano stati annunciati, ma nelle ultime settimane diverse sono state le lamentele (affidate più che altro ai social network) relative ai lunghi tempi di attesa per prenotare e avere la nuova carta di identità e ai conseguenti disagi.
A farsi portavoce del malcontento per la nuova procedura è stato Doriano Torchio, consigliere di minoranza nella civica Democrazia Partecipata, che giovedì sera in consiglio comunale ha presentato un’interpellanza sul tema. “Vedo cittadini in difficoltà all’Anagrafe, molti di loro arrabbiati perchè magari hanno urgenza di avere il documento di identità ma con le nuove procedure il rilascio non è immediato. Sono consapevole che la novità non è stata voluta dal Comune di Erba, ma ritengo che si possa andare incontro ai cittadini, ad esempio informandoli per tempo della scadenza del documento di identità con una lettera inviata a casa. In questo modo – ha continuato Torchio – il cittadino avrebbe il tempo di preparare i documenti necessari, prendere appuntamento sull’agenda online del Ministero e quindi presentarsi in Comune per rifare la carta identità e ottenerla senza disagi. Spedire a casa degli erbesi una lettera con il promemoria di scadenza avrebbe un costo irrisorio e sostenibile per il Comune, parliamo di 95 centesimi”.

A rispondere è stato l’assessore Alessio Nava: “Ci aspettavamo dei disagi, erano inevitabili, ma questa è la procedura imposta dal Ministero. Per agevolare i cittadini abbiamo allestito in Anagrafe anche una postazione pc dove l’utente che non abbia la possibilità di farlo a casa può comodamente prendere appuntamento, aiutato se serve dai funzionari presenti. Spedire una lettera non sarebbe un problema ma per farlo ci vorrebbe una persona che faccia solo quello e per l’ufficio questo al momento non è sostenibile”.

Nava ha quindi ricordato che del costo della carta di identità elettronica (22,20 euro in caso di rinnovo e 27,35 in caso di furto, smarrimento o danneggiamento) solo una minima parte va al Comune: “In caso di rinnovo 16,79 euro vanno allo Stato per stampa e spedizione del documento mentre 5,41 euro vanno al Comune, per il furto, smarrimento o danneggiamento 16,79 euro vanno allo Stato e 10,56 al comune. Insomma le nostre casse non ingrassano con il nuovo documento. E’ più laborioso per i cittadini perchè per prenotarsi occorre andare sul sito del Ministero dell’Interno dove ci si segna in un’agenda online, questo nell’ottica di creare un’anagrafe unica statale di cui siamo ancora sprovvisti in Italia. La procedura è in realtà molto semplice, ma per aiutare i cittadini in questi primi mesi abbiamo predisposto anche dei pieghevoli informativi distribuiti in tutti gli uffici pubblici oltre che all’Anagrafe”.
L’assessore ha quindi ribadito le agevolazioni per i cittadini impossibilitati a recarsi in Comune, ai quali viene rilasciata ancora la carta di identità cartacea, consegnata a domicilio. “Nei casi di comprovata urgenza – ha aggiunto – ad esempio un biglietto aereo già prenotato, verrà ancora rilasciato il vecchio documento”.
Risposte che non hanno soddisfatto del tutto Torchio: “Chiedevo solo di mandare una lettera ai cittadini con la carta di identità in via di scadenza per facilitargli il rinnovo attraverso la nuova procedura, la risposta che non abbiamo abbastanza personale per farlo è ridicola. Ancora una volta rilevo come non ci sia la volontà di andare incontro alle istanze dei cittadini” ha concluso.