Erba

L’intervista a Cesare Ambrosini, erbese, difensore del Como Calcio

Lorenzo Colombo 22 Aprile 2016

Erba, Sport

ambrosini_comoERBA –  Capitano lo scorso anno nella cavalcata playoff dei comaschi con la conseguente promozione in serie B. Pilastro dello spogliatoio anche quest’anno nella serie Cadetta dove ha all’attivo 20 presenze. Stiamo parlando dell’erbese Cesare Ambrosini, classe 1990, ex alunno dell’Istituto San Vincenzo, calcisticamente cresciuto nel settore giovanile del Como, difensore di ruolo. Dopo la gavetta tra le fila delle giovanili del Como approda in Sardegna dove si fa più che notare vestendo la maglia del Tavolara, poi la sosta in Piemonte al Dertona e il ritorno a Como per la consacrazione.

L’abbiamo incontrato per un’intervista.

Cosa ti ha impressionato di più della Serie B?
“Sono rimasto colpito dagli stadi caldi, alcuni da brividi. E poi dalla velocità del gioco, non puoi permetterti un attimo di deconcentrazione. Ho trovato tanti giocatori bravi e difficili da marcare ma se devo citarne tre faccio i nomi di Giannetti del Cagliari, Rosina del Bari e Lapadula del Pescara”.

Che emozione ti ha dato esordire in B con la maglia del Como?
-“Giocare per un comasco nella squadra della tua città ed essere protagonista nella serie Cadetta è un sogno, non lo nego”

Come che naviga sul fondo classifica, cosa è mancato alla squadra quest’anno?
“Abbiamo terminato il girone di andata con troppi pochi punti e quasi tutti gli arrivi di agosto a gennaio se ne sono andati, è forse mancato anche un pò di attaccamento alla maglia. La matematica però non ci condanna ancora quindi dobbiamo continuare a lottare fino alla fine”.

Spesso vieni etichettato più come un lottatore che come uno dai piedi buoni, e sei sempre uscito dalle critiche grazie a queste tue qualità. Spesso i tifosi hanno detto “ci vorrebbero 11 Ambro”, cosa ne pensi?
“Sono contento a livello personale perché negli anni anche grazie a compagni come Ardito sono cresciuto molto a livello tecnico e tattico poi che le mie qualità principali siano quelle lo sanno tutti e ringrazio i tifosi per il loro supporto. In generale un plauso ai nostri tifosi che quest’anno sono stati sempre presenti e ci hanno sempre sostenuto. Le critiche fanno parte di questo mestiere ma devi essere bravo ad accettarle “.

Sei un pilastro dello spogliatoio del Como, un esempio anche per i giocatori delle giovanili. È cambiata la tua vita? E nel calcio si possono trovare amicizie vere?
“La mia vita non è cambiata assolutamente, i miei amici sono sempre gli stessi e i posti che frequento anche. Amici nel calcio è molto difficile trovarne, perché per noi è come un posto di lavoro con tante persone che vanno e vengono ma nonostante ciò qualche amico vero l’ho trovato”.

Cesare Ambrosini cosa si aspetta dal suo futuro professionale?
“Sicuramente di chiudere al meglio questa stagione onorando la maglia del Como e di continuare a crescere con il lavoro quotidiano. Poi nel calcio sapete come funziona”.

Como che sabato, domani, sarà in trasferta in Calabria a Crotone con Ambrosini assente per squalifica, in una partita difficile dato che una vittoria dei padroni di casa, potrebbe sancire la promozione storica in serie A dei crotonesi.