
ERBA – L’antenna Wind installata nei pressi del cimitero di Arcellasco resta dov’è. La mozione presentata dal gruppo Pd, per la revoca dell’autorizzazione al gestore di installare il nuovo impianto, è stata respinta dopo oltre due ore di serrato dibattito tra minoranza e sindaco, alla presenza di un folto gruppo di residenti della frazione uscito dalla sala consigliare amareggiato.
Dei 16 voti finali solo 5 si sono espressi a favore della mozione (Spagnuolo e Ghioni per il PD, Rivolta e Zoffili per la Lega e Marelli per Erba Civica) 11 invece i contrari.
“Una delle pagine più nere di questa Amministrazione”. Non ha usato mezzi termini il consigliere Ghioni (PD) nel presentare la sua mozione: diverse le ‘accuse’ rivolte all’Amministrazione Tili che per il consigliere “ha completamente escluso i cittadini, diretti interessati alla vicenda, calando la decisione dall’alto, senza possibilità di confronto e dibattito”. Un comportamento più volte negato dal sindaco Tili che, al contrario, ha ribattuto di aver cercato di tutelare al massimo la salute e gli interessi dei cittadini e dei residenti di Arcellasco, nel pieno rispetto delle normative vigenti.

“Ricordo che in Italia esiste un decreto legislativo, quindi una legge statale, che equipara le antenne per la telefonia ad opere di urbanizzazione primaria. I gestori delle compagnie telefoniche, Wind in questo caso, sono autorizzati a mettere queste antenne ovunque vogliano e il Comune non può impedirne il posizionamento”.
Un posizionamento che, come è stato ricordato, era stato deciso inizialmente in via Verdi ad Arcellasco ma poi “scongiurato” “per via della presenza di luoghi ritenuti sensibili dal piano elettromagnetico recentemente approvato dall’Amministrazione (luglio 2016, ndr)”. Da qui la richiesta da parte della Wind di trovare un altro luogo per il posizionamento dell’antenna: “L’area a fianco del cimitero di Arcellasco è risultata idonea poiché non servita, inoltre, dopo accurate analisi, è risultata in perfetta regola con le normative vigenti” ha spiegato il sindaco.
Per il capogruppo del PD Ghioni proprio da questa situazione sarebbero nati i problemi per gli abitanti di Campolongo: “L’Amministrazione è corsa ai ripari dopo il ‘buco’ di via Verdi, gestendo tutta la questione con la fretta, cattiva consigliera – ha dichiarato – così, da giugno, ha dapprima utilizzato il silenzio assenso in risposta alla bozza di contratto di locazione giunta dalla Wind, quindi, a distanza di poche settimane, ha approvato il piano elettromagnetico, deliberato un atto di indirizzo per la concessione del terreno di sua proprietà alla Wind, incontrato i residenti a decisione presa, il 27 settembre, ignorando di fatto le 272 firme raccolte contro questa antenna ed infine il 3 ottobre il contratto è stato firmato e il 4 i lavori di posizionamento sono partiti“.
“Come se non bastasse – ha proseguito Ghioni – l’Amministrazione ha concordato un canone ridotto e dalla Wind percepirà 2.500 euro annui per i primi 5 anni di contratto e 8.000 annui per i restanti 4 anni. Insomma una svendita totale, considerando che attualmente i canoni di mercato per questo tipo di pratiche si aggirano intorno ai 20-30 mila euro. Infine vorrei sottolineare che, alla luce dei fatti, i residenti di Campolongo si sono giustamente sentiti trattati diversamente rispetto a quelli di Arcellasco, questo vuol dire che a Erba, per l’amministrazione, ci sono cittadini di serie A e di serie B”.

Per sindaco e maggioranza la questione è stata trattata in piena trasparenza e nel rispetto delle leggi: “Vorrei ricordare che in un’apposita commissione era stato approvato all’unanimità il piano elettromagnetico e in quell’occasione erano state presentate le aree, peraltro già individuate anni prima, che avrebbero potuto ospitare impianti di telefonia, se qualcuno non era d’accordo avrebbe potuto fare opposizione allora. Inoltre – ha proseguito – l’incontro avvenuto con i cittadini per me ha avuto valore: le proposte che sono pervenute erano tuttavia impossibili da mettere in pratica. Infine i valori di emissione e altri parametri sono stati analizzati dall’Arpa che ritenuta idonea l’area del cimitero di Arcellasco: abbiamo di fatto spostato l’antenna in un luogo pubblico, lontano da luoghi sensibili”.
Oggi l’antenna di 34 metri si staglia a fianco del cimitero di Arcellasco e, come annunciato dal vice sindaco Ghislanzoni, è già funzionante: “Sono arrivati oggi i primi dati tecnici sulle emissioni, la potenza dell’antenna è inferiore ai 300 watt, si aggira intorno ai 250. A Erba – ha proseguito – vi sono altre 7 antenne, alcune delle quali vedranno accorpamenti con altri gestori, e quindi un potenziamento, in tempi brevi: io ne ho una vicino al mio condominio e insieme ad altri residenti abbiamo richiesto un monitoraggio costante delle emissioni, cosa che abbiamo pensato di fare anche con l’ultima antenna installata: sarebbe il Comune, in tal caso, ad assumersi l’onere di questo monitoraggio condotto 24 ore su 24 da appositi sensori“.
Ma neanche queste spiegazioni/rassicurazioni hanno convinto i cittadini e la minoranza: “Resta una cosa fatta e gestita male – ha concluso Ghioni – invito anche la maggioranza (intervenuta per voce della capogruppo Proserpio, ndr) a fare attenzione”.