Como, Erba

Presidio dei sindacati: “Non si può morire sul posto di lavoro”

Lorenzo Colombo 1 Luglio 2015

Attualità, Como, Cronaca, Erba

presidio sindacati infortunio sul lavoro erba, cantiere iperal, luglio 2015 (4)

ERBA – Dalle 6.30 di oggi, 1 luglio, le sigle sindacali stanno presidiando i cancelli del cantiere di realizzazione del nuovo Iperal di via Volontari della Libertà, angolo con via Lecco, dopo la tragedia avvenuta nella mattina di ieri: un terribile infortunio sul lavoro in cui ha perso la vita l’operaio di 48 anni residente a Talamona, Giancarlo Romeri, dipendente della Bertolini Coperture. 

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L’azienda, specialista in tecniche di impermeabilizzazioni, stava eseguendo dei lavori per conto della Quadrio di Morbegno, ditta che ha ottenuto l’appalto della costruzione del nuovo centro commerciale.

“Siamo qui per dimostrare solidarietà alla famiglia della vittima e ai colleghi – spiegano le organizzazione sindacali del settore edile della provincia di Como Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil – La sicurezza sul luogo di lavoro deve venire prima di tutto ed è giusto che le aziende inizino a capire che così non si può andare avanti”.

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In passato i sindacati avevano chiesto una collaborazione con le aziende che lavorano al cantiere di via Volontari della Libertà ma per il momento non si sono tenuti incontri.

“Ci eravamo mossi per creare una collaborazione che non c’è stata. Ora, alla luce di ciò che è avvenuto ieri, chiederemo un tavolo di confronto con le aziende per capire cosa è esattamente successo e per cercare di intervenire sulla sicurezza dei lavoratori prima che succeda nuovamente una tragedia simile”.

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Intanto in mattinata, sul cantiere, è giunta l’Asl e il responsabile della sicurezza dei lavori dell’azienda, per gli ultimi rilievi. I lavori sono bloccati è stato chiuso, ma solo per la giornata di oggi ed esclusivamente l’area in cui si è avvenuto l’infortunio mortale.

E’ stata la committente dei lavori, ovvero l’Iperal, a decidere di tenere chiuso l’intero cantiere almeno per la giornata di oggi, in segno di rispetto per l’accaduto.

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“Staremo qui fino alle 12 – spiegano i sindacalisti – Ieri abbiamo richiesto all’Ance di Sondrio il blocco del cantiere e la non presenza: oggi non c’è nessuno e almeno questo è un buon segnale. Bisogna prevenire queste situazioni e i dati, purtroppo, smentiscono miglioramenti. Le morti sui luoghi di lavoro sono troppe, si parla del 2% in più rispetto allo scorso anno.La sicurezza deve essere una cultura, prima viene la persona e poi il professionista. Non crediamo alle coincidenze, i numeri sono ancora alti: bisogna garantire le condizioni per lavorare senza dover rischiare la vita. Questo presidio non va dimenticato, deve essere da monito anche per il futuro. Gli strumenti per lavorare in sicurezza ci sono e il nostro obiettivo è quello di farli utilizzare”.
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