ERBA/ EUPILIO – A 40 anni dal tragico rapimento di Cristina Mazzotti, l’omonica Fondazione, che vede alla presidenza la madre Carla Antonia Airoldi Mazzotti, ha voluto organizzare un convegno a Lariofiere, dedicato al disagio giovanile famigliare, scolastico, lavorativo e personale e per infondere la fiducia che proprio i giovani devono avere nel futuro.
Ad aprire l’evento il sindaco di Erba, Marcella Tili, ma tanti sono stati gli importanti relatori della giornata: da Alessandro Fermi, a don Luigi Ciotti. E ancora Carlo Smuraglia, Gianantonio Girelli, Nando Dalla Chiesa, GianVittorio Caprara, il giornalista e scrittore Emilio Magni e gli esponenti delle associazioni operanti nel territorio: don Bassano Pirovano del Tetto Fraterno, e Ambrogio Ripamonti del NoiVoiLoro di Erba.
Davvero suggestiva ed emozionante la ricostruzione teatrale del rapimento di Cristina Mazzotti, realizzata dagli studenti dell’istituto De Amicis di Milano e inscenata oggi a Lariofiere.
Era il 1° luglio del 1975 quando Cristina Mazzotti fu rapita sotto gli occhi dei suoi amici mentre stava rincasando a Eupilio, fermata sulla strada all’altezza di Longone al Segrino. Fu il primo rapimento avvenuto nel territorio e, ovviamente, la comunità, così come l’intera Italia, seguiva la vicenda con la speranza di un lieto fine. Il suo corpo privo di vita venne però ritrovato a Varallino di Galliate, a fine agosto.
Il padre di Cristina, Elios, sette mesi dopo la scoperta del corpo della figlia morì d’infarto e il suo desiderio era quello di creare una Fondazione intitolata a Cristina, il cui scopo doveva essere aiutare le famiglie colpite dai sequestri di persona, oltre a dedicarsi al recupero dei giovani con problematiche sociali e che fu quindi fondata ufficialmente il 10 ottobre del 1975.
E oggi, a 40 anni dalla tragedia, la Fondazione continua la sua missione.
