Erba

Il Consiglio comunale chiude il programma del 70° dei bombardamenti

Admin Altreforme 2 Ottobre 2014

Attualità, Erba

Tag: , , ,

Bombardamenti consiglio comunale Erba settembre 2014 (1)

ERBA – “In ricordo di tante vite poesie interrotte da guerra aerea chiedono ai presenti forte consapevolezza del bene supremo: la pace”. Questa è la frase dell’ingegner Raffaele Serio incisa sulla lapide scoperta nel corso della serata di mercoledì 1° ottobre nel lavatoio di via Trieste che ha visto la morte di 17 persone sotto le bombe del 30 settembre e 1° ottobre 1944.

La serata ha chiuso il programma del 70° anniversario. La prima parte è avvenuta nel lavatoio. Le autorità, insieme a Giorgio Rossi, hanno scoperto la targa.

Bombardamenti consiglio comunale Erba settembre 2014 (3)

Poi, con un corteo, i presenti hanno raggiunto il Comune, dove alle 21.15 è iniziato il Consiglio comunale. Il presidente del Consiglio, Matteo Redaelli, ha introdotto i lavori facendo sue le parole udite qualche minuto prima da don Giovanni Afker: “Questi momenti trasmettono i veri valori ai giovani”. Poi la parola è passata al sindaco, Marcella Tili. “Il bombardamento è il segno di quanto la guerra sia crudele – ha detto – Porta lutti, tragedie, lascia famiglie distrutte. Sofferenze rimaste nella memoria degli erbesi. Qualcosa di inaccettabile per la nostra piccola città. Nel corso degli eventi in programma abbiamo sentito tante testimonianze che ci hanno commosso. Come detto da Francesco Andreoni “E’ accaduto e può ancora accadere”, quindi siamo chiamati a seguire la pace sociale con il rispetto. Facciamo attenzione“.

Oltre al sindaco Tili, erano presenti alla serata anche il sindaco di Eupilio, Cinzia Bergamasco, e di Alserio, Stefano Colzani. Quest’ultimo ha donato la pietra su cui è stata incisa la lapide, mentre il disegno è stato realizzato da Severino Rusconi e Paolo Farano.

Bombardamenti consiglio comunale Erba settembre 2014 (13)

Rusconi è intervenuto a nome del Buonsenso, ricordando che suo padre non solo fu testimone oculare dei bombardamenti, ma superstite. “Non mancarono i soccorritori e non mancò il sostegno cristiano del prevosto e del cardinale Schuster. Un filo comune tiene viva la memoria: la “coscienza di una presenza”, ossia la fiducia che, attraverso la Provvidenza, Dio è sempre presente”.

Parola poi a Michele Spagnuolo: “La guerra è un dramma per tutti. L’Italia ripudia la guerra, a favore di un percorso pacifico di rispetto degli altri. E’ quindi necessario trasmettere la memoria per sapere che il percorso migliore è uno e solo uno, quello della pace“.

“La guerra è inutile e pericolosa – ha detto Marco Campagna – E’ tragica. Tante volte prevale sulla pace. E’ giusto quindi commemorare. Io porto con me i ricordi di mia nonna: un grande senso di paura”.

Bombardamenti consiglio comunale Erba settembre 2014 (7)

Betty Aquaro ha ribadito che “Il bombardamento è stato tragico e inutile e ha lasciato un segno indelebile nella memoria. E’ inutile portare i propri figli in giro per il mondo se non li si è mai portati sulla scalinata del Monumento ai Caduti”.

“Per gli americani era un bombardamento facile – ha affermato Erica Rivolta – Impressionanti le conseguenze: quanti bambini erbesi hanno perso i genitori? Apprezzo il coinvolgimento in questo anniversario dei bambini perchè solo emozionando loro si può trasmettere la memoria. La guerra è una follia e nasce solo da interessi economici. Questa sera il cuore di Erba pulsa all’unisono”.

“Ricordare è importante, fare memoria è di più, è rendere presente quello che è accaduto – ha sostenuto Giovanna Marelli – Una terza guerra, frantumata e sparsa, sta rinascendo. Occorre mostrare sdegno verso l’uso della violenza e verso ciò che alla guerra conduce, le armi. E bisogna avere compassione per ogni vittima”.

Bombardamenti consiglio comunale Erba settembre 2014 (8)

Ha chiuso il Consiglio l’intervento dell’assessore alla Cultura, Franco Brusadelli. “Sono emozionato. Il mio ricordo va alle vittime. Gli eventi che abbiamo inserito nel programma per il 70° hanno avuto un filo logico: ricordare per non dimenticare. Negli erbesi è ancora vivo il ricordo. Io ho quello dei miei genitori e dei miei zii. E’ vero quanto affermato da Andreoni: “Quando c’è da rimboccarsi le maniche, gli erbesi lo fanno”. Le periferie hanno aiutato il centro dopo quei due raid aerei assurdi. Il 7 per mille delle vittime della Seconda Guerra mondiale è erbese. Concludo questo anniversario ringraziando il sindaco e l’ufficio Cultura”.

Il Consiglio, a quel punto, è terminato. E’ seguita la proiezione di due filmati realizzati dai ragazzi delle scuole (l’istituto comprensivo “Puecher” e la “San Vincenzo”).