COMO – Ennesimo caso di malasanità in Lombardia e al centro dell’attenzione ci sono anche i pazienti del Valduce di Como e dell’ospedale di Gravedona.
Tutto è partito da Crema. All’ospedale di Crema 3.400 cittadini che, nell’arco di un anno, erano stati sottoposti a un esame di laboratorio per misurare la concentrazione di “paratormone” (ormone secreto dalle paratiroidi, responsabile della mobilizzazione del calcio dalle ossa) sono stati richiamati per ripetere il test perché rivelatosi errato in merito alla sovrastima dei suoi livelli ematici. I kit per l’analisi del sangue utilizzati, prodotti dalla multinazionale Abbott e forniti dalla Fora Spa di Parma, sono stati utilizzati, per quanto è dato sapere, in diverse altre strutture ospedaliere della Regione tra cui l’ospedale Valduce di Como e l’Italia Hospital di Gravedona.
“I danni economici subìti dalla Regione Lombardia sono ingenti e dovranno, come già l’amministrazione parrebbe intenzionata a fare, essere risarciti dalla multinazionale Abbott – spiega un comunicato del Partito comunista – Tuttavia sia le strutture sanitarie coinvolte che la Regione Lombardia hanno precise responsabilità nella vicenda poiché non si sono accorte dell’errore relativo alla misurazione dell’ormone. Ci chiediamo se, oltre all’ospedale di Crema, anche il Valduce di Como e l’Ospedale di Gravedona hanno richiamato i pazienti per ripetere l’esame. Questa è la domanda che giriamo alle rispettive direzioni sanitarie dei due ospedali coinvolti in Provincia di Como ed è una domanda alla quale bisognerà dare una risposta chiara anche in ottemperanza al principio di trasparenza nelle pubbliche amministrazioni”.