PONTE LAMBRO – “Abbiamo obbligato il Sindaco Pelucchi a fare retromarcia: dopo i primi giorni di “molle” atteggiamento, unita a messaggi come “non preoccupatevi è solo un’associazione”, l’amministrazione si è svegliata dal torpore e si è accorta, che l’apertura di una “moschea” a Ponte Lambro era una possibilità assolutamente reale”.
Questo il commento del gruppo ” Tutti per il Futuro di Ponte Lambro” a seguito del Consiglio che si è tenuto nella serata di ieri, 24 febbraio.
“Precisiamo che il nostro atteggiamento è sempre stato improntato a richiedere il rispetto della legge ed al rispetto della vita e della socialità dei cittadini di Ponte Lambro. Siamo certi di aver invece dimostrato, in maniera palese, le insufficienze che connotano la gestione del territorio pontelambrese, fatto di mancata presenza, mancata conoscenza dei problemi reali ed assoluta inefficacia nel prevenirli – spiega Giacomo Livi – Oltretutto anche la predisposizione di una mozione la quale specifica “che se i locali non sono a norma, non può esserci una sede di associazione” ci lascia alquanto perplessi, infatti se i locali non sono adatti è chiaro e previsto dalla legge, che non possono essere utilizzati in maniera difforme! Pertanto cosa succederà sei i locali saranno sistemati e messi a norma, oppure se saranno identificati altri locali? A questo il sindaco non ci ha dato risposta”.
Per la minoranza la mozione è inutile ma “abbiamo votato per certificare l’assoluta inadeguatezza e lontananza dalla realtà di questa amministrazione. L’impressione è che il sindaco cerchi di coprire con cipria e fondotinta una realtà ben diversa e continui in un’opera di disinformazione della cittadinanza”.
La promessa del gruppo è quella di continuare a mantenere alta l’attenzione ed a lavorare “per cercare di anticipare i problemi e le esigenze dei cittadini pontelambresi”.