MAGREGLIO – L’Amministrazione chiede aiuto al presidente del Consiglio Enrico Letta e lo fa sulla delicata situazione economica delle casse comunali. Per non gravare sulle tasche dei cittadini la proposta del piccolo comune è quella che le Amministrazioni con disavanzo di bilancio, come appunto Magreglio, non debbano trattenere la percentuale del Fondo di Solidarietà per coprire lo stesso.
La questione è stata presentata tramite una lettere aperta inviata dal vice sindaco facente funzione, Paolo Ceruti.
“Vogliamo evitare, o quanto meno ridurre, un danno gravissimo alla nostra comunità, pur essendo a conoscenza che nella stessa situazione si trovano, seppur in misura minore, numerosi altri Comuni di differenti dimensioni – scrive Ceruti al Presidente Letta – Ci riferiamo al fondo di solidarietà, non contestato nel suo principio ma nella sua applicazione pratica che comporta esborsi salatissimi”.
In paese, infatti, il Fondo di Solidarietà pesa il 15% sul bilancio comunale. Dati alla mano, 400 euro pro capite e oltre 700 euro alle famiglie.
“Riteniamo di essere il Comune tra i Comuni più salassati, se non il più salassato d’Italia“. Ciò anche perchè a Magreglio pesa il disavanzo comunale di migliaia di euro, a cui gli Amministrazione devono far fronte.
“Essendo un Comune con disavanzo di bilancio – spiega infatti Ceruti – con il Fondo di solidarietà dovremmo fare immani sacrifici quando invece sarebbe logico utilizzare prima i soldi del bilancio per coprire il disavanzo e poi destinare il resto per il Fondo di solidarietà, fatte salve le riserve enunciate nel periodo precedente”.
L’attuale primo cittadino ha poi spiegato al Presidente del Consiglio come l’Amministrazione non abbia voluto gravare sulle tasche dei cittadini, non alzano l’aliquota Imu con cui si sarebbe potuto rientrare un po’ in bilancio.
“Non abbiamo voluto fare “furbate” ma non possiamo esimerci dal chiederle di prevedere nella legge di stabilità che almeno i Comuni con disavanzo di bilancio possano coprire lo stesso, per la parte corrente, trattenendo la somma corrispettiva dal Fondo di solidarietà“.
La lettera è stata inviata nei giorni scorsi e ora non resta che aspettare la risposta che giungerà direttamente dal presidente Letta.