Accesso scontro in sala consiliare tra il Sindaco e il capogruppo d’opposizione Ceruti
Ceruti: “Sono stato costretto a questo gesto, le dichiarazioni del Sindaco non si tramutano mai in atti conseguenti”
CANZO – Un Consiglio comunale infiammato quello che si è tenuto mercoledì sera a Canzo in cui gli eventi internazionali sono entrati a spada tratta nel dibattito presieduto dal sindaco Giulio Nava, recentemente rieletto nel 2024. Il capogruppo di Viviamo Canzo, Paolo Ceruti, riporta che dopo aver chiesto se l’Amministrazione avesse intenzione di esporre la bandiera della Palestina fuori dal Municipio come avviene in numerose città e dalle finestre dei cittadini, gli è stato risposto un secco “assolutamente no” dal primo cittadino.
Di conseguenza Ceruti ha replicato “allora sarà esposta qui ed ora” e ha tirato fuori una bandiera della Palestina di fronte al Consiglio Comunale esterrefatto. Il sindaco ha alzato la voce per invitarlo, a norma di regolamento a riporla. Ma Ceruti ha proseguito come nulla fosse. Il Sindaco, a quel punto, ha sospeso la seduta sino a quando la bandiera e stata riposta.
Il consigliere spiega le ragioni del suo gesto: “Sono stato costretto a questo atto clamoroso perché sono stanco di dichiarazioni, anche in parte condivisibili del Sindaco, che non si tramutano in atti conseguenti. Abbiamo nello Statuto i referendum. Ma il Sindaco si è rifiutato di far approvare il Regolamento, fortunatamente ora sappiamo che si può egualmente proporli in base all’articolo 8 del Tuel”.
“Il 25 aprile al termine della commemorazione ufficiale il Sindaco ha chiuso con un discorso ineccepibile. Ma, poi, non si è voluto eseguire Bella Ciao, ovviamente lo abbiamo fatto lo stesso cantandola davanti al cippo dell’eroe partigiano Remo Sordo. Ora, dopo aver spiegato di condividere la richiesta dei due Stati in Palestina, non ha voluto esporre la bandiera”.
“Infine, come cittadino prima ancora che come giornalista – conclude Ceruti – non mi trovo d’accordo con l’impedire riprese e fotografie nel corso dei Consigli Comunali senza che vi sia il permesso preventivo del Sindaco quale Presidente del Consiglio. Faremo in modo di denunziare questa norma liberticida ed eliminarla almeno localmente”.