Annone di Brianza

Riva Acciaio: si cerca accordo sulla cassa in vista della chiusura

Lorenzo Colombo 8 Settembre 2015

Annone di Brianza, Economia/Lavoro

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ANNONE – Si è concluso con un nulla di fatto l’incontro che si è tenuto lunedì in Confindustria sulle sorti dei 40 lavoratori della Riva Acciaio: l’azienda ha confermato la chiusura dello stabilimento di Annone Brianza il prossimo 30 settembre e l’accordo sulla cassa integrazione straordinaria ancora non è stato raggiunto.
La richiesta per la concessione dell’ammortizzatore sociale giunge dai sindacati che spingono anche affinché il gruppo Riva dia ai lavoratori un’integrazione salariale “dignitosa, per sostenerli in un momento difficile quale è la perdita del lavoro – come spiegato da Rino Maisto della Fiom Cgil – l’azienda dice invece di non avere risorse da mettere sul piatto e ha fatto intendere che se insisteremo potrebbe saltare anche l’intesa per la cassa straordinaria”.
Il prossimo incontro tra sindacati e azienda dovrebbe avvenire al Ministero, lunedì prossimo, ma secondo indiscrezioni la data, ancora non confermata, potrebbe slittare. Sarebbe stato invece confermato l’appuntamento in Provincia il 14 settembre.
“Questi continui rinvii ci preoccupano – ha fatto sapere dalla Uilm, Enrico Azzaro – in questo modo si aumenta la capacità di ricatto della Riva Acciaio nei confronti dei lavoratori per accettare la cassa integrazione alle loro condizioni, altrimenti resterà loro solo la mobilità”.
Il tavolo al Ministero avrebbe messo al centro della discussione il piano industriale della Riva Acciaio e la chiusura della sede di Annone. “A quell’appuntamento vorremmo ci fossero anche i rappresentanti della Pittini, che ha già acquisito la sede operativa nel veronese che fornisce quella di Annone la rete elettrosaldata. Sarebbe infatti strategico per la stessa Pittini avere il sito brianzolo, per le competenze già in essere e per la logistica”.