ERBA – Crescono dell’oltre il 160% i licenziamenti questo mese, rispetto a gennaio. Il dato preoccupante riguarda l’intera provincia ma è proprio l’erbese il territorio in cui la crisi ha fatto perdere il posto a oltre cento lavoratori nei più diversi settori: tessile, gomma-plastica, metalmeccanico, legno ed edile.
In totale, a febbraio, sono stati 240 (per il 61, 7 % uomini e 38,3% donne) i lavoratori licenziati da aziende che occupano oltre 15 dipendenti e inseriti dunque nella lista ex legge 223/1991.
«Il 45% delle aziende sono comprese nel Centro per L’impiego di Erba – spiega Franco Santambrogio, della Cgil Como – il 24,5 % nel centro per l’impiego di Cantù; il 15,9 % nel Centro per l’Impiego di Como; il 14,6 % nel centro per l’Impiego di Appiano Gentile».
«Rispetto al mese scorso, in cui i licenziamenti furono 92, si registra un incremento del 160,8% – continua il sindacalista – per quanto riguarda i settori di appartenenza delle aziende che hanno messo in mobilità i lavoratori il 22,1 % sono nel settore gomma-plastica; il 20,4 % sono nel settore tessile; il 17,5 % sono nel settore metalmeccanico; il 17,0 % sono nel settore chimico; il 9,5 % sono nel settore legno; il 4,5 % sono nel settore edile».