ERBA – L’analisi congiunturale redatta dalla Camera di Commercio di Como relativa al primo trimestre 2016 conferma la situazione di difficoltà che stanno vivendo alcuni settori in particolar modo la produzione industriale settore in cui sembrerebbe guardare al prossimo trimestre con un cauto ottimismo. Bene invece il settore turistico che nei primi tre mesi dell’anno ha fatto registrare un +18,1% per quanto concerne gli arrivi e un +17,7% per quanto riguarda le presenze.
Va da sé che la congiuntura del settore manifatturiero comasco permane negativa: per il quinto trimestre consecutivo la produzione industriale risulta in calo ed in peggioramento (-3,4%), in controtendenza al dato regionale (+1,3%). Le specializzazioni tipiche del comasco (tessile, legno arredo, meccanica) risultano tutte in difficoltà. La flessione è peggiore al diminuire della dimensione d’impresa. Il fatturato totale ha tenuto (+0,3%), grazie alla componente estera. Il mercato provinciale del lavoro tiene a fatica, va meglio l’occupazione complessiva regionale (+1,1%). Per quanto riguarda il secondo trimestre, gli imprenditori lariani risultano cautamente ottimisti per la produzione legata alla domanda estera, mentre la domanda interna e soprattutto l’occupazione continuano a preoccupare.
Il comparto manifatturiero artigiano, dopo aver chiuso bene il 2015, ha fatto registrare un nuovo arretramento: -1,1% la produzione e -2,8% il fatturato, flessione determinata dal mercato interno ancora in difficoltà. Le aspettative degli imprenditori artigiani riflettono i dati negativi e permangono negative.
Il settore del commercio apre il nuovo anno ancora con il segno più, confermato sia dall’indagine congiunturale che dalle vendite a volume e a valore di beni confezionati in supermercati e ipermercati (registrate da IRI Information Resources). Questi ultimi sono in forte crescita, con incrementi che non trovano riscontro a livello regionale e nazionale. La svalutazione dell’euro rispetto al franco è risultata ancora determinante per le grandi strutture poste vicino al confine.
Dopo un anno positivo, nei primi mesi del 2016 il fatturato delle imprese dei servizi ha ricominciato a scendere: -1,8% rispetto allo stesso periodo del 2015.
Per il turismo comasco il 2016 si è aperto sotto i migliori auspici: +18,1% gli arrivi e +17,7% le presenze; in aumento sia i turisti italiani che quelli stranieri. Il trend positivo del settore sembra diventato ormai un dato strutturale. Nei primi tre mesi il Comune capoluogo ha visto crescere i propri ospiti addirittura di oltre un terzo rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Per quanto riguarda la demografia d’impresa, la consistenza delle imprese registrate all’anagrafe camerale di Como è risultata pari a 47.664 unità, segnando un nuovo punto minimo, con un calo di 355 attività rispetto a marzo 2015 (-0,7%) e di 218 aziende rispetto a dicembre 2015. È analogo l’andamento del sottoinsieme delle imprese attive, che con 42.539 unità ha toccato il minimo dal 2004 nello stesso periodo, perdendo 453 unità rispetto all’anno precedente (-1,1%) e 143 imprese negli ultimi tre mesi.
Piccolo rimbalzo delle nuove iniziative imprenditoriali (+24 unità), anche se il saldo tra iscrizioni e cessazioni non d’ufficio è risultato ancora pesantemente negativo (-134).
Le aziende artigiane registrate al 31 marzo 2016 sono risultate 15.878 (di cui 15.821 attive), in calo tendenziale di 488 unità (-3,0%) rispetto all’anno precedente e congiunturale di 118 aziende rispetto al trimestre precedente, toccando così il punto minimo nella serie storica dal 2004 per il periodo considerato. I fallimenti dichiarati dal Tribunale di Como nel primo trimestre del 2016 sono stati complessivamente 45, contro i 34 degli stessi mesi del 2014 e del 2015.