ERBA – Nel percorso espositivo della grande mostra multimediale e interattiva “Costruirò la casa della pace” che la città di Desio dedica negli spazi di Villa Tittoni alla memoria del “suo” grande Papa Pio XI, c’è anche un po’ di Crevenna e del suo celebre presepe.
Si tratta di alcuni diorami che rappresentano fasi della bachicoltura e della lavorazione della seta fanno parte della intera filiera della seta riprodotta nel presepe di Crevenna, dove si possono ammirare alcuni esempi di lavorazione, ricostruiti con un rapporto 1:10 e movimento meccanico: incannatura, torsione del filo grezzo sui piantelli, orditura, incorsatura, tessitura e stampa a mano.
L’invito è arrivato direttamente da Agostino Gavazzi, presidente del CISD Pio XI (Centro Internazionale Studi e Documentazione), che insieme al progettista dell’allestimento Valter Palmieri, nel febbraio scorso ha raggiunto Villa Ceriani a Crevenna dove – in un incontro propiziato dagli Amici di Lilia – ha formulato al parroco don Ettore Dubini la richiesta del “prestito” di alcune scene per l’esposizione di Desio. Richiesta accordata di buongrado.
Si tratta indubbiamente di un significativo riconoscimento all’elevato livello di abilità dioramica, ingegnosità e creatività raggiunto dagli Artigiani del Presepe che nel corso degli anni hanno realizzato oltre trenta accurate riproduzioni dove ambienti, momenti di vita comunitaria, antichi mestieri sono stati ricostruititi nei minimi dettagli fino a ricreare un paesaggio estremamente realistico anche attraverso componenti in movimento e rumori che conferiscono ulteriore realismo.
A Villa Tittoni, Angelo Garofoli, caposcuola dei presepisti crevennesi, e i suoi collaboratori nei giorni scorsi hanno installato il diorama della cascina con le donne impegnate nell’operazione di sbozzolatura, il distacco cioè dei bachi dalle fascinette di brugo per venderli al mercato o direttamente alle filande. Insieme alla “galetéra”, è esposta anche la filanda nelle due versioni, la più antica con le bacinelle dei bozzoli riscaldate a fuoco vivo e la successiva evoluzione con la caldaia a vapore.
I diorami esposti rimarranno alla mostra di Desio, che sarà inaugurata sabato 31 maggio – con accesso dei visitatori, gratuito con prenotazione obbligatoria (tel +39.347.3017987), a partire dal prossimo 3 giugno – fino al termine dell’esposizione. La mostra su progetto e storytelling di Francesco Tagliabue si potrà visitare da lunedì a giovedì dalle ore 14.00 alle 16.00.
‘Costruirò la Casa della Pace’, frutto di una convenzione tra Comune di Desio e Centro Studi Pio XI, è una proposta insolita per ricordare parola e azione di un grande Papa. Nell’ala sudovest della Villa Tittoni di Desio, con ingresso da via Lampugnani, sono quasi completate le 18 sezioni nelle quali si distende il viaggio nella storia del Papa di Desio. Nel percorso espositivo multimediale e in parte interattivo i visitatori incontrano Papa Ratti per mezzo delle più moderne tecniche comunicative: tra grandi tele con riproduzioni di immagini storiche e testi, su un touch wall da sfiorare con la mano il visitatore attiva alcuni focus sulla vita e le opere di Pio XI. Dopo avere attraversato una stanza immersiva a 360° che riproduce una salita al Monte Rosa del Papa scalatore, gli schermi di grande formato propongono vecchi cinegiornali Luce. C’è un grande libro interattivo che narra il Rinascimento del Vaticano voluto da Papa Ratti e nella cappella settecentesca, da un sorprendente ologramma tridimensionale ad alta suggestione, Pio XI in viva voce saluta i visitatori. Una sequenza di emozioni che raccontano anni importanti del ’Secolo breve’ e una storia che appartiene a pieno titolo all’identità italiana. Ma che è anche una grande storia lombarda.
Il percorso espositivo ‘Costruirò la Casa della Pace’, che ha ottenuto il patrocinio di Regione Lombardia, è parte del Giubileo dei Pontefici, un progetto speciale per unire e far conoscere i luoghi natali dei Papi lombardi e veneti del Novecento. L’intento è di valorizzare la continuità spirituale tra cinque grandi Pontefici – Pio X, Pio XI, Giovanni XXIII, Paolo VI, Giovanni Paolo I – che hanno dialogato con tutto il mondo in tempi storici difficili, testimoniando con fermezza la fede cristiana.