ERBA – Nei giorni scorsi, un italiano del 1986, già sottoposto agli arresti domiciliari in un condominio di Erba, durante un controllo da parte dei carabinieri del locale comando stazione, alla vista dei militari aveva improvvisamente ingoiato una confezione di cellophane contenente sostanza stupefacente, verosimilmente cocaina. I carabinieri, immediatamente intervenuti, erano riusciti ad evitare che ne ingoiasse ulteriori gr 1,5, prontamente recuperati, unitamente a materiale utile al confezionamento ed a un bilancino di precisione trovato all’interno dell’abitazione dove era detenuto.
Il 29enne, dopo essere stato portato in ospedale per i necessari accertamenti, era stato denunciato all’Autorità Giudiziaria e – una volta dimesso – era tornato agli arresti domiciliari presso il condominio, dove aveva ripreso a spacciare, diventando fonte di preoccupazione per gli altri condomini che, notando un via vai di tossicodipendenti, tramite il loro amministratore, si erano rivolti sia al Comune che ai carabinieri della Stazione di Erba.
I militari, nel frattempo, avevano dato avvio ad un’attività d’indagine che ha permesso di dimostrare che lo stesso, nei giorni seguenti, non ha desistito dall’attività illecita, identificando a seguito di mirati servizi di osservazione nei pressi del condominio, 4 persone che avevano acquistato cocaina (tre italiani ed un siriano), tutte segnalate alla Prefettura quali assuntori di sostanze stupefacenti e recuperando ulteriori 5 gr di cocaina.
Sulla base di queste ulteriori denunce, l’Autorità Giudiziaria di Como ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, immediatamente eseguita dai carabinieri di Erba, che nell’abitazione del recidivo hanno trovato e sequestrato ancora un bilancino di precisione, due telefoni cellulari e la somma di 920 euro in contanti.