ERBA – “Come Gesù, anche Ilaria ha avuto una morte prematura, violenta e ingiusta”. Sono le parole pronunciate da don Giovanni Afker nel corso della cerimonia funebre di giovedì 26 settembre. Ilaria Pagliarulo, 20 anni, è deceduta s Statte, Taranto, per due colpi di pistola sparati dal fidanzato (vedi articolo).
La famiglia di Ilaria ha scelto di riportarla a Erba per l’ultimo addio (vedi articolo): la ragazza riposerà accanto al padre Angelo, scomparso qualche anno fa. “Lo starai incontrando – ha sottolineato il prevosto che ha celebrato il funerale alle 15 nella chiesa di Santa Maddalena a Crevenna – Sarai proprio lì, dove si trova il tuo papà, nella dimora di Dio, che è il punto di arrivo che merita chi ha vissuto una vita piena di esperienze. E Ilaria aveva voglia di vivere”.
E aveva voglia di amare. Ma proprio la persona che stava con lei ha spezzato la sua giovane vita. “In questi momenti i sacerdoti sentono l’inadeguatezza delle proprie parole umane. Le circostanze della scomparsa di Ilaria, inoltre, rendono ancora più acuta la sofferenza e fraterna la condivisione del dolore”, ha sottolineato don Afker.
Al termine della celebrazione sono stati letti due messaggi, come se fossero pronunciati in prima persona da Ilaria: una sorta di consolazione per i parenti e gli amici, cui chiede di continuare a ricordarla e di non essere tristi perché lei si è solo allontanata.
È seguito il corteo funebre al cimitero di Crevenna.
Al funerale erano presenti anche le autorità civili, il sindaco Marcella Tili e l’assessore Angelo Cairoli e militari.