COMO – Una Maxi operazione dei carabinieri di Como volta a contrastare il verificarsi di reati contro il patrimonio è stata resa nota in una apposita conferenza stampa oggi, martedì 11 febbraio, presso il Comando Carabinieri di Como.
Sono dieci le persone finite in manette, in esecuzione di altrettante ordinanze di custodia cautelare in carcere: si tratta di una disarticolata una banda di italiani, rumeni e marocchini, residenti in diverse province della Lombardia, accusati di aver commesso almeno 13 furti aggravati, in concorso – anche utilizzando autovetture rubate come ariete per infrangere vetrine di negozi – e di aver ricettato merce di ogni genere rubata, nelle province di Como, Varese, Bergamo e Monza e Brianza. Anche nell’erbese, la banda di malviventi, aveva messo a segno alcuni colpi: a Erba, lo scorso 9 maggio, ai danni dell’Idrotermica Sas e due ad Alzate Brianza, al ristorante La Forchetta e al negozio Car Audio Team, entrambi il 7 giugno.
Nel corso delle indagini i militari hanno recuperato merce rubata per il valore di oltre 100mila euro.
L’indagine “Grasu”, questo il nome dell’operazione (che significa grasso in rumeno) riconducibile al soprannome di uno degli organizzatori dei colpi di corporatura robusta, ha avuto origine a seguito di un furto avvenuto lo scorso 31 gennaio 2013 ai danni di un negozio di materiali per giardinaggio, il “Gam Motor Garden” di Beregazzo con Figliaro (CO). In quell’occasione, i ladri, avevano utilizzato un’auto “ariete” per infrangere la vetrina del negozio,impossessandosi di numerosi attrezzi di valore (20.000 euro), caricati all’interno di un furgone e poi rivenduti al miglior offerente.
E’ proprio partendo dalle immagini registrate dal circuito di videosorveglianza dell’esercizio commerciale, dopo mesi di complesse ed articolate attività investigative, i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Como e della Stazione di Olgiate Comasco, coordinati dalla Procura della Repubblica di Como, sono riusciti a individuare i responsabili di quel furto ed a raccogliere un quadro accusatorio che ha consentito l’emissione da parte dell’Autorità Giudiziaria del capoluogo lariano, di 11 ordinanze di custodia cautelare in carcere, a carico di altrettanti soggetti cui vengono contestati, nel complesso, un totale di 13 furti consumati, un tentativo di furto e numerosi altri episodi di ricettazione di merci ed auto rubate, commessi nelle province di Como, Varese, Bergamo e Monza e Brianza.
Alle prime luci dell’alba, i carabinieri della Compagnia di Como, con la collaborazione delle Compagnie di Cantù, Seregno, Sesto San Giovanni e Treviglio, hanno arrestato 6 italiani, 3 rumeni e un marocchino, i quali in concorso tra loro, con diverse modalità (adoperando un’autovettura rubata come ariete, piuttosto che tramite mazze e spranghe o semplicemente piedi di porco) sono accusati di aver spaccato vetrine di negozi, bar, ristoranti, forzato garage, divelto porte e cancelli di capanni, cantieri, abitazioni private al fine di impossessarsi di qualunque materiale – nuovo o usato – la cui vendita potesse portare del profitto. Materiale edile o di giardinaggio rubato direttamente nei negozi, a materiale dello stesso genere, usato, rubato in cantieri edili o garage privati; da alcolici di valore sottratti da cantine di bar e ristorante, a materiale per telefonia mobile; da abbigliamento di varie marche, a strumenti musicali; da canne da pesca di scarso valore economico, fino a biciclette usate.
Alcuni furti erano addirittura su commissione oppure rivenduto successivamente al furto sul “mercato nero”. Per questo, oltre alle misure di custodia cautelare, sono state eseguite complessivamente 16 perquisizioni domiciliari nel corso delle quali è stata rinvenuta ulteriore merce rubata.
La complessa operazione dei militari ha quindi permesso di assicurare alla giustizia la banda di ladri e, al contempo, di restituire alle malcapitate vittime, la propria merce.