
COMO – C’è anche un tecnico dell’elisoccorso comasco tra le vittime della tragedia che ha colpito un mezzo dell’Elisoccorso del 118 dell’Aquila nella giornata di ieri, martedì 24 gennaio: si tratta di Mario Matrella, tecnico verricellista di 42 anni.
L’uomo, originario di Foggia, ha perso la vita insieme ad altre 5 persone nello schianto dell’elicottero del 118 impegnato nel soccorso di uno sciatore presso Campo San Felice.
Il cordoglio per la perdita di Matrella arriva tra gli altri da Mario Landriscina, direttore della Macroarea dei Laghi Areu 118. Lo riportiamo:
“A nome mio e di tutti gli operatori della Macroarea dei Laghi e della Sala Operativa del 118 di Villa Guardia desidero esprimere il più sentito cordoglio per la perdita dell’èquipe dell’Elisoccorso del 118 dell’Aquila e la nostra sincera e partecipata vicinanza alle famiglie, ai colleghi, al Servizio di Emergenza Urgenza della Regione Abruzzo, al Soccorso Alpino e a Inaer Aviation Italia senza dimenticare l’infortunato anch’esso vittima della sciagura. Un particolare pensiero è rivolto a Mario Matrella, tecnico verricellista esperto che è stato un nostro valente compagno in tante missioni dell’Elisoccorso di Como dove ha espresso la sua grande professionalità in particolare proprio nei contesti montani ed impervi. Indimenticabile anche il suo profilo umano e
relazionale che ha particolarmente giovato al realizzare quell’indispensabile spirito di gruppo, irrinunciabile nei team di emergenza, derivante dalla sua spontanea simpatia che rendeva superabili anche momenti complessi da punto di vista tecnico ed emotivamente coinvolgenti. Sinceramente commossi, ci stringiamo quindi tutti in un abbraccio ideale a quanti restano nel dolore che deriva da questo drammatico evento.
Con questa tragedia sentiamo riemergere dolori mai definitivamente sopiti che, purtroppo, abbiamo già vissuto in passato a seguito di analoghi episodi che hanno coinvolto altri elisoccorsi lombardi e di altre realtà nazionali con cui ci accomuna la scelta di vita. Tutti noi che siamo impegnati quotidianamente nel soccorso, ognuno per la propria competenza, siamo quindi profondamente colpiti e ancora scossi da quanto accaduto. Un fatto di questa gravità ha inevitabilmente anche ricadute emotive sul singolo operatore e anche sul gruppo, ma bisogna trovare la forza e il coraggio di continuare a svolgere il nostro ruolo con la consapevolezza che quello che facciamo ogni giorno è essenziale per la vita e la salute delle persone.
Le attività che svolgiamo possono presentare situazioni spesso difficili, per le quali siamo adeguatamente formati, e che riguardano non solo il servizio in elicottero, ma anche quello sul territorio con ambulanze, auto infermieristiche e automediche, perchè per noi ogni intervento, ogni missione è, tra l’altro, una corsa contro il tempo, in volo come in strada. E dunque dobbiamo ripartire dal nostro ruolo al servizio dei pazienti e della cittadinanza con determinazione e lucidità per proseguire nella nostra missione condivisa con quanti altri si adoperano per soccorrere le persone in difficoltà. Come ha fatto ancora ieri l’équipe del nostro Elisoccorso, che pur travolta dall’emozione, è decollata nuovamente alla volta dell’Abruzzo, questa volta, dopo la missione a Teramo, con destinazione Pescara, mettendosi subito a disposizione del sistema di soccorso locale per testimoniare che proprio anche nei momenti di dolore più intenso, quando si è colpiti nel profondo, non ci si sottrae mai a fronte del bisogno di portare aiuto”.