COMO – La città di Como è stata interessata tra venerdì e domenica da una vasta operazione di controllo del territorio ad “alto impatto” che ha visto complessivamente impiegati più di 50 Carabinieri del locale Comando Provinciale, del Nucleo Ispettorato del lavoro di Como (NIL) anche con ispettori civili, nonché 10 unità della Polizia Locale.
Il dispositivo, che si è articolato prevalentemente sulla zona del centro urbano del capoluogo, senza però trascurare le zone periferiche, ha visto il coinvolgimento simultaneo di oltre 60 uomini, che hanno allestito numerosi posti di controllo ed un imponente posto di blocco sulla via Varesina.
L’obiettivo raggiunto, in stretta sinergia con il Comando della Polizia di Como, è stato quello di pattugliare aree interessate dalla costante presenza di migranti dediti allo spaccio di sostanze stupefacenti, segnatamente il parchetto rosso, sottoporre a verifiche, anche e soprattutto inerenti la sicurezza, esercizi pubblici che vedono l’afflusso di numerosi giovani, soprattutto nel fine settimana, prevenire le “stragi del sabato sera”.
All’esito dell’attività di controllo un cittadino extracomunitario originario del Gambia è stato arrestato in flagranza di reato per produzione, traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti. Lo stesso è stato sorpreso cedere dosi di sostanza stupefacente del tipo marijuana a gruppi di ragazzi minorenni che si sono “avventurati” all’interno del “parchetto rosso” sito nei pressi del Carrefour dei giardini al lago. I militari, dopo averlo bloccato e perquisito, hanno sottoposto a sequestro 25 euro, provento dell’illecita attività di spaccio, e 3 gr di stupefacente.
7 persone sono state denunciate in stato di libertà per guida in stato di ebbrezza alcolica, con un’autovettura sottoposte a sequestro ai fini della confisca, nonché l’accertamento di 3 violazioni di carattere amministrativo.
3 esercizi pubblici controllati ai quali sono state contestate violazioni inerenti l’omesso aggiornamento del dvr, la mancanza di personale medico in orario notturno, la violazione degli obblighi del datore di lavoro in termini di sicurezza, che hanno portato alla denuncia in stato di libertà di due dei tre gestori, alla sospensione dell’attività imprenditoriale per un esercizio pubblico per la presenza di lavoratori in nero e all’irrogazione di sanzioni pecuniarie per oltre 40.000 euro.