PUSIANO – “Mi sento una miracolata”. Monica D’Ambrosio è ancora comprensibilmente scossa da ciò che è successo questa mattina, 25 giugno, in una delle abitazioni di via Montandon quando intorno alle 8.40 le è crollato il soffitto del bagno addosso (vedi articolo). Ha fatto appena in tempo a farsi da scudo con le braccia e a scappare da quell’inferno durato un paio di secondi.
“Non voglio esagerare ma davvero mi è sembrato di vedere la morte in faccia – racconta – Mi stavo lavando la faccia ed ero china sul lavandino quando ho sentito uno scricchiolio sopra la mia testa: sentivo delle mattonelle che si muovevano e ho alzato lo sguardo. Si è subito formata una lunga crepa sul soffitto“. Poi, nella frazione di un secondo, è accaduto l’impensabile: “Non ho fatto quasi in tempo a riabbassare la testa che il soffitto è crollato. Sono scappata fuori, nel panico. In quel momento credevo venisse giù la casa. Ho avuto paura, davvero tantissima. Non possiamo vivere così“.
Al momento dell’episodio l’intera famiglia era in casa: la donna, il marito e i due figli. Tutti sani e salvi ma con negli occhi la paura della tragedia sfiorata.
Per fortuna i riflessi di Monica sono stati davvero prontissimi e, vista la crepa pochi attimi prima, è riuscita a ripararsi dal materiale crollato mettendosi le mani sopra la testa e correndo fuori dal bagno. “Non avrei mai immaginato che sarebbe successa una cosa del genere. La nostra casa è la più lontana a dove stavano lavorando. Fino a oggi potevamo dire che eravamo la famiglia con meno danni e invece è stata sfiorata la tragedia“.
A parte lo shock, la donna, se l’è fortunatamente cavata con qualche graffio sulle braccia e un mal di schiena per la caduta dall’alto di pezzi di mattoni e calcinacci. “Mi rendo conto di essere stata fortunata, spero che almeno questo bruttissimo episodio serva per prendere provvedimenti sul cantiere che davvero sta rovinando le nostre case, e anche noi“.
