LECCO – Imprenditore lecchese indagato per bancarotta fraudolenta ed evasione fiscale. La Procura della Repubblica, per tutelare il soddisfacimento dei creditori, erario compreso, ha difatti disposto il sequestro di conti corrente; titoli azionari; quote immobiliari; terreni ed auto per un valore complessivo di circa mezzo milione di euro.
A seguito di indagini dirette e coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lecco, i finanzieri del Comando Provinciale hanno sottoposto a sequestro preventivo beni per un valore di circa mezzo milione di euro. Ad essere indagato, l’amministratore di una importante impresa lecchese operante nel settore del terziario, al quale le indagini attribuiscono la responsabilità di più episodi di bancarotta fraudolenta e vendite “in nero” per oltre un milione e mezzo. Al fine di soddisfare il debito verso lo Stato, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria lecchese, i militari delle Fiamme Gialle hanno proceduto al sequestro di disponibilità liquide, immobili, magazzini, box, auto e terreni riconducibili e di proprietà dell’amministratore indagato, per un valore di circa mezzo milione di euro.
L’identità dell’imprenditore, al momento, non è stata resa nota. Si tratterebbe di un uomo residente in provincia, alla guida di una nota azienda operante sul territorio.
L’attività investigativa della Guardia di Finanza sarebbe partita ad inizio febbraio, dopo il fallimento della società amministrata dall’indagato. A seguito di controlli, gli uomini agli ordini dal tenente colonnello Mario Leone Piccinni, comandante Nucleo Polizia Tributaria della Polizia Tributaria della finanza, e coordinati dal pm Paolo del Grosso, avrebbero in poco tempo rilevato alcune situazioni giudicate irregolari e un riscontrato un volume di “nero” pari a circa 1,5 milioni di euro.