L’intervento dei Carabinieri è avvenuto nella giornata di ieri dopo la chiamata d’aiuto
Secondo le indagini, il 48enne avrebbe ripetutamente minacciato la madre per ottenere denaro contante
TURATE – Una telefonata disperata al 112 ha permesso ai Carabinieri di intervenire e porre fine a una situazione di violenza domestica che andava avanti da tempo. Nella giornata di ieri, lunedì, un uomo di 48 anni, residente a Turate, è stato arrestato con l’accusa di tentata estorsione, maltrattamenti in famiglia e sequestro di persona aggravato ai danni della madre, una donna di 69 anni.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, l’uomo avrebbe rinchiuso la madre in una stanza della loro abitazione, pretendendo denaro contante e minacciandola. La donna, riuscita a mantenere con sé il cellulare, ha contattato il numero d’emergenza e chiesto aiuto, consentendo così un intervento rapido delle forze dell’ordine.
I Carabinieri della Stazione di Turate, giunti immediatamente sul posto, hanno trovato la donna visibilmente provata e, dopo aver verificato la situazione, hanno proceduto all’arresto del figlio. Nell’abitazione sarebbero emersi ulteriori elementi che confermano la gravità delle accuse.
Dalla denuncia della madre, infatti, è emerso un quadro di presunti maltrattamenti protratti nel tempo, con episodi ripetuti che avrebbero segnato la quotidianità della donna. Gli inquirenti stanno ora raccogliendo tutti gli elementi utili per ricostruire i fatti e valutare eventuali aggravanti.
L’uomo, ora in stato di arresto, dovrà rispondere davanti all’autorità giudiziaria delle accuse contestate. La madre, assistita dai militari, è stata accompagnata in un luogo sicuro e riceverà supporto psicologico.