Domenica scorsa, l’omaggio a Tonino Benelli, Nuvolari e agli eroi del circuito lariano
Venticinque equipaggi provenienti da Pesaro, Brescia e Venezia hanno attraversato il Triangolo lariano in sella a motociclette storiche e moderne
ASSO – C’è un rombo che non si spegne, anche se il tempo scorre: è quello delle motociclette che hanno scritto pagine epiche della storia del motociclismo italiano. Domenica 1° giugno, le strade leggendarie del Circuito del Lario hanno rivissuto parte di quella memoria, grazie all’iniziativa promossa dal Moto Club Asso insieme al Registro Storico Benelli e al Moto Club “Tonino Benelli” di Pesaro. Venticinque equipaggi provenienti da Pesaro, Brescia e Venezia hanno attraversato il Triangolo lariano in sella a motociclette storiche e moderne, restituendo al percorso la voce dei motori e il profumo della passione.
La visita, inserita nell’ambito della manifestazione “Dal Mare alle Alpi”, organizzata da APS Albaredo Promotion con il patrocinio dei comuni di Albaredo, Morbegno e Talamona, ha avuto il sapore del tributo e della riscoperta. Un’iniziativa che, come ricordato dal segretario del Moto Club Asso Rinaldo Batelli, consolida la collaborazione nata in occasione della 12° Motoesposizione 2024 dedicata proprio alla casa motociclistica pesarese: “Gli appassionati del marchio pesarese hanno percorso in sella alle loro moto le stesse strade su cui corse Tonino Benelli, che partecipò al Circuito del Lario negli anni 1927, 1928 e 1930 nelle classi 250cc e 175cc, conquistando sempre il 1° posto e anche il giro più veloce per la categoria alla media di km/h 67,724”, ha raccontato con orgoglio.
Durante la giornata, non sono mancati i momenti di raccoglimento e memoria. I motociclisti hanno reso omaggio ad Amedeo Ruggeri, primo vincitore della corsa nel 1921 su Harley Davidson 1000cc a Valbrona, al basso rilievo bronzeo dedicato a Isacco Mariani a Onno – unica vittima del Circuito – e al monumento della Federazione Motociclistica Italiana di Civenna, accanto alla targa per il “Duca Bianco” Tazio Nuvolari.
Proprio Nuvolari, insieme ad altri mostri sacri come Achille Varzi, Omobono Tenni, Nello Pagani, Pietro Ghersi, è stato ricordato nel racconto delle epiche sfide che animarono il Circuito del Lario, considerato a pieno titolo la “rivalità italiana” del Tourist Trophy dell’Isola di Man. “Il diavolo nero”, Omobono Tenni, è stato celebrato per le sue vittorie sia sul Lario che in terra inglese, dove fu il primo italiano a vincere al TT con una moto italiana.
Suggestivo il momento dedicato alla lettura dei versi futuristi di Filippo Tommaso Marinetti, “Cuori a pistone”, che hanno dato voce allo spirito ardente e temerario dei piloti di allora, capaci di sfidare la morte per amore della velocità.
La giornata si è conclusa con un brindisi simbolico davanti al monumento posto a Lasnigo, là dove un tempo sorgeva il traguardo del Circuito del Lario. Il monumento raffigura il trofeo che il CONI assegnava ai vincitori: un atleta discobolo che lancia una ruota a pistone, chiaro richiamo alla forza motrice della passione.
“Una manifestazione riuscita, che conferma quanto il legame tra storia, sport e territorio possa diventare motore di incontri autentici”, hanno commentato con soddisfazione i presidenti Marco Vanzolini ed Enrico Corti, insieme ai segretari Giampaolo Martinelli e Rinaldo Batelli, ai consiglieri, ai soci e a Mario Riva, coordinatore dell’Associazione Talamona Classic Motors.
Un’iniziativa che lascia una scia di emozione e memoria, come l’eco di un motore che, anche da spento, sa ancora far battere il cuore.