ERBA – Attilio Nacci ha 55 anni e ha perso il lavoro ad aprile. Come lui, purtroppo, in molti si trovano in situazioni di precariato ma l’erbese, preoccupato per il suo futuro, ha deciso di far sentire la propria voce presentandosi in Consiglio Comunale nella serata di ieri, 12 maggio.
Con un cartello al petto, Nacci, si è seduto in prima fila, attirando l’attenzione di tutti i consiglieri. In rigoroso silenzio ha assistito alla seduta e poi ha raccontato la sua storia. “Non si può andare avanti così – ha dichiarato – So che come me ci sono molte altre persone, ma si deve far qualcosa per garantire a tutti una vita dignitosa. Io ho perso il lavoro ad aprile, dopo due anni di mobilità come operaio socialmente utile in Comune a Longone”.
L’uomo, residente a Erba in via Manzoni, ha raccontato che la sua vita prima del trasferimento a Giussano della Tintoria Spreafico, era normale: “Lavoravo, stavo bene. Ora ho versato 36 anni di contributi e mi ritrovo a dover aver paura del futuro. So che non è facile al giorno d’oggi ed è per questo che sono venuti qui a chiedere aiuto“.
Il Consiglio ha preso il contatto dell’erbese, promettendo un incontro: “Sono contento di aver avuto il supporto di alcuni amministratori, spero davvero di trovare presto un’occupazione”.