PONTE LAMBRO – Continua a far discutere la questione “moschea” a Ponte Lambro.
Stando a quanto è stato possibile sapere sembra che qualcosa di vero, nei quesiti posti sul gruppo Facebook “Sei di Ponte Lambro se…”, ci sia. Bisogna però fare chiarezza e distinguere bene i fatti.
Se da un lato infatti il sindaco ha smentito l’arrivo di richieste ufficiali e che l’argomento non è mai stato trattato, dall’altro ci sono i residenti che hanno visto e sentito e tratto le proprie conclusioni: è possibile che in paese venga adibita un’area a luogo di culto, ovvero un luogo per cui l’accordo potrebbe essere raggiunto tra privati con un semplice contratto di affitto.
A dire il vero la sostanza poco cambia perchè in paese, comunque, arriverebbero a pregare un centinaio di persone: che l’area sia pubblica o privata.
“Io non credo che il sindaco non sappia nulla – commenta la questione Giacomo Livi, ex assessore alla Sicurezza del paese – Sinceramente ho sentito queste voci già da tre settimane e mi stupisco di come il sindaco dica che va tutto bene, che non ci siano situazioni simili. Sono state notate persone visitare l’area da poter adibire a luogo di culto, oltretutto davanti all’oratorio. Non ci sembra la cosa migliore per il nostro paese”.
Livi ha dichiarato che durante il suo assessorato sono accaduti due fatti simili. “Una volta ci sono stati chiesti, per adibire a luogo di culto, gli ex locali della biblioteca e ovviamente abbiamo bloccato subito la cosa. Un’altra volta invece c’era in corso un accordo con un privato, come posso immaginare stia accadendo ora, noi ne eravamo venuti a conoscenza e ci eravamo mossi per evitare di portare qui in paese una “moschea””.
Quello che il gruppo di minoranza chiede oggi al sindaco è chiarezza e un intervento: “Contattare il privato e chiedere effettivamente come sono le cose, per cercare di evitare che ormai sia tardi. Politicamente poi chiederemo al primo cittadino di convocare un Consiglio Comunale straordinario aperto alla cittadinanza per parlare di questo tema e fare chiarezza“.