
ERBA – L’anno scorso l’alunna Mekdelawit Bellotti, studentessa del Romagnosi di Erba, ha avuto l’opportunità di trascorrere la quarta superiore negli Stati Uniti, più precisamente a Napa, in California, una città poco distante da San Francisco. Ha trascorso dieci mesi vivendo la quotidianità americana presso una famiglia locale e frequentando la scuola della città.
“Ho imparato ad avere più fiducia in me stessa, sono riuscita a godermi l’esperienza nonostante la mancanza di casa, rimanendo in contatto con la mia famiglia e amici. I primi due mesi sono stati i più difficili in quanto dovevo abituarmi al nuovo stile di vita, nuovo nucleo familiare differente dal mio, nuova lingua, senza poter parlare italiano di persona con qualcuno, nuovo sistema scolastico con diverse materie e attività – racconta la studentessa – Dopo questo primo periodo le difficoltà con la lingua e la routine giornaliera sono migliorate ed ho iniziato a vivere l’esperienza in modo più sereno. Ho notato che la barriera linguistica non era più un ostacolo dato che riuscivo a inserirmi e partecipare in modo attivo alle conversazioni. Tramite l’agenzia ho potuto conoscere e costruire rapporti solidi e di amicizia con persone non solo americane ma anche provenienti da altri Paesi con i quali ho la fortuna di essere ancora in contatto. Queste persone con cui ho condiviso l’esperienza sono state utili in quanto capivano e condividevano le mie stesse emozioni e pensieri così da essermi da supporto. Ho avuto la fortuna di trovare una famiglia ospitante accogliente e amorevole con me fin dal primo giorno facendomi sentire parte integrante del nucleo familiare il che è stato molto bello e significativo per la mia esperienza”.
“Durante i dieci mesi trascorsi negli Stati Uniti ho avuto l’occasione di viaggiare e visitare diverse città, soprattutto in California, mio stato ospitante. Inoltre, ho avuto l’occasione di andare a New York e visitare la città, che mi è piaciuta molto e che vorrei rivedere e infine sono stata anche nel nord del Nevada ed ho visitato diverse cittadine”.
“L’esperienza scolastica è stata ben diversa da quella a cui ero abituata, a partire dal fatto che cambiavamo classe ad ogni ora e il terminare alle 15:30. C’era uno spirito scolastico molto sentito e si collegava soprattutto agli sport, aspetto molto importante delle scuole americane. Ho avuto l’occasione di vedere le partite di football dal vivo e di praticare due sport differenti, pallavolo e nuoto. C’erano anche attività non legate agli sport come, per esempio, i tre balli scolastici, uno di benvenuto uno invernale ed infine il “prom” ovvero l’ultimo ballo dell’anno dove ho potuto vivere il mio film americano, preparandomi con le amiche il pomeriggio, con vestiti lunghi e sfarzosi ed infine con il set fotografico”.
“Sento che questa esperienza mi ha fatto maturare molto, rendendomi conto che visitare e scoprire nuove culture e paesi è ottimo per il proprio bagaglio non solo culturale ma personale, aprendo nuovi punti di vista. Consiglio questa esperienza perché mi ha insegnato molto, non solo mi ha aiutato a migliorare l’inglese ma mi ha aiutato a crescere, rendendomi più autonoma e intraprendente, senza aver paura delle cose a cui non sono abituata e aprendomi nuovi orizzonti per il futuro” ha concluso la giovane.