PONTE LAMBRO – Interviene anche Francesco Cocchiararo, del gruppo di minoranza “Valori in Comune” sulla questione “moschea” che sta animando gli animi a Ponte Lambro.
“Sindaco e consigliere comunale Genovese farebbero bene, prima di fare delle affermazioni non veritiere, di accertarsi presso gli uffici perché la comunicazione di nuova sede operativa dell’associazione in via Volta 32 datata 1 febbraio 2015 è stata acquisita al protocollo del Comune l’11 febbraio – spiega Cocchiararo – Ancora in data 12 febbraio, ore 19:05, il consigliere Genovese e fino a tarda tarda sera il sindaco (22:18) confermavano che non c’era nulla. Mi chiedo dove sia la trasparenza e la loro presenza. Non prendiamoci in giro”.
Anche Giacomo Livi, del gruppo “Tutti per il Futuro di Ponte Lambro”, è duro sul comportamento del primo cittadino. Già ieri si era espresso sulla vicenda annunciando azioni politiche per far chiarezza massima sulla situazione dell’area di via Volta (vedi articolo) ma oggi c’è anche l’amarezza per quella che sembra essere stata una omissione da parte della Giunta: “Il sindaco è un bugiardo. Non credo che qualcuno gli abbia consegnato la comunicazione ieri sera – si riferisce in merito al post Facebook comparso nella serata di giovedì sulla bacheca di Ettore Pelucchi (vedi articolo) – Noi comunque siamo pronti a manifestare contro questo comportamento, decisamente imbarazzante. Chiederemo, come già annunciato ieri, un Consiglio straordinario e certamente ci muoveremo con gli altri gruppi di minoranza per marcare la nostra posizione”.