Magreglio

Innevamento, spazi e attività. Si lavora al rilancio del San Primo

Miryam Colombo 7 Aprile 2022

Attualità, Magreglio

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Il San Primo (foto archivio)

 

MAGREGLIO/BELLAGIO – È il rilancio del complesso turistico e sportivo del Monte San Primo al centro del piano di riqualificazione dell’area a cui Comunità Montana del Triangolo Lariano sta lavorando in sinergia con i Comuni di Magreglio e Bellagio.

Come noto, il compendio rientra nelle proprietà dell’ente sovracomunale che, dopo diversi anni di chiusura degli impianti sciistici e delle strutture annesse, ha deciso di mettere in campo una serie di interventi volti ad incentivare la frequentazione della zona da parte del turismo sia giornaliero che di lunga permanenza.

Per ora è stato approntato soltanto uno studio di fattibilità tecnico-economica che, in linea provvisoria e generale, prevedrebbe il posizionamento di un impianto di innevamento in corrispondenza della pista baby (e non delle altre), la realizzazione di spazi e strutture e l’attivazione di diversi servizi per i turisti. Tra le ipotesi in valutazione rientrerebbe anche l’installazione di un sistema di risalita che consenta agli escursionisti di raggiungere la sommità dei versanti in corrispondenza dei sentieri di dorsale.

Il quadro economico complessivo stimato ammonta a circa 5 milioni di euro, dei quali una parte sarebbe già stata coperta con i fondi recentemente acquisiti e che ammontano a 3 milioni di euro, stanziati dal Governo, e a 500 mila euro da Regione Lombardia. 

“Nel Piano di Governo del Territorio del Comune di Bellagio, l’area è destinata a scopi turistici-sportivi – ha spiegato la presidente di Comunità Montana, Patrizia Mazza -. L’idea sarebbe dunque quella di creare un contesto in cui famiglie e bambini possano svolgere attività ludiche tanto in giornata quanto su soggiorni più lunghi. Per ora non esiste ancora nulla di definitivo: i nostri tecnici stanno lavorando in massima sinergia con le Amministrazioni di Bellagio e Magreglio per operare le opportune valutazioni e arrivare a un progetto preliminare che stabilisca gli interventi prioritari”.

Intanto la notizia non ha mancato di sollevare il malcontento da parte di alcuni gruppi, soprattutto ambientalisti: “Il rispetto dell’ambiente e del territorio è per noi un elemento imprescindibile – ha commentato a questo proposito la Mazza -, senza contare che l’intera area è sottoposta a vincoli paesaggistici. Stiamo lavorando per dare un’opportunità a una zona bellissima e già molto frequentata, evitando scempi e tutelando la natura”.