CASLINO D’ERBA – Un problema non nuovo quello dell’abbandono dei rifiuti in zona Bestonda da parte di alcuni dei frequentatori della zona. A dichiararlo il sindaco di Caslino d’Erba Marcello Pontiggia pochi giorni dopo il reportage pubblicato da Erbanotizie. “Siamo a conoscenza del problema – fa sapere il primo cittadino – e già in passato siamo intervenuti per ripulire la zona, ma evidentemente i maleducati ci sono sempre”.
Le immagini, giunte in redazione, con cui un lettore ha fotografato la situazione dei giorni scorsi sono eloquenti e a fronte di quanto immortalato il sindaco fa sapere: “Faremo un altro giro per ripulire la zona, anche se, vista la localizzazione del posto, nascosto e in mezzo al bosco, diventa difficile tenerla sott’occhio costantemente e pensare di dedicare una persona alla pulizia quotidiana o quasi di quel punto è impossibile. Così come non è pensabile di intervenire con l’installazione di un sistema di videosorveglianza dato che siamo nel bel mezzo di un bosco. Servirebbe invece che le persone si dimostrino più rispettose dei luoghi che frequentano e che scelgono come meta di relax proprio perché luoghi immersi nella natura e piacevoli da vivere”.
Altra soluzione non percorribile è quella dell’installazione di cestini in quanto il rischio sarebbe quello di creare dei ricettacoli di spazzatura. Insomma, una situazione difficile che sembra non avere una soluzione.
“Cercheremo, soprattutto nei periodi di maggior frequenza della zona, di monitorarla con più frequenza confidando nel senso civico della persone, molte delle quali arrivano a Caslino in treno appositamente per raggiungere la Bistonda. E’ un problema sopratutto di senso civico delle persone, basterebbe quello per non avere più problemi e invece, ci ritroviamo in questa situazione”.
“Stesso problema – ricorda il sindaco – lo riscontriamo nella zona vicino allo stradone dove sovente ci ritroviamo a pulire il ciglio della strada dai rifiuti che, dopo 20 minuti dall’intervento, ricompaiono puntualmente. Lì, andremo a mettere delle telecamere con l’auspicio di disincentivare questa vergognosa abitudine e all’occorrenza individuare i responsabili”.
