
ERBA – Anche la Rai racconta «Crevenna Borgo dei Presepi». Nel pomeriggio di domenica 14 dicembre una prestigiosa visita ha gratificato il lavoro di mesi degli Artigiani del Presepe guidati da Angelo Garofoli. Una troupe del servizio pubblico con la giornalista del Tgr Donatella Negri è giunta nella frazione per documentare gli allestimenti inaugurati nei giorni scorsi: il Presepe in movimento di Villa Ceriani e «La più grande storia mai raccontata» sul sagrato della chiesa di Santa Maria Maddalena. Ad accogliere la troupe il vicario parrocchiale don Ettore Dubini e lo stesso Garofoli, che hanno illustrato origine, contenuti e significato dei due manufatti. Nell’arco di poco meno di due ore Donatella Negri ha raccolto poi ulteriori testimonianze tra i volontari e i visitatori. Il servizio andrà in onda nei prossimi giorni.
Di «Crevenna Borgo dei Presepi» parlerà anche “Angoli”, magazine quotidiano condotto da Dolores Longhi su Espansione Tv (canale 14 del digitale terrestre), nella puntata che andrà in onda lunedì 15 dicembre alle 19. Televallassina (canale 114) sarà invece a Crevenna per realizzare un servizio martedì 16 dicembre.
Da sabato 13 dicembre «Crevenna Borgo dei Presepi» è anche la “casa” della Luce della Pace. Come già lo scorso anno, la parrocchia di Santa Maria Maddalena ha accolto la fiammella accesa dalla lampada custodita nella Basilica della Natività di Betlemme, il cui olio è alimentato a turno dai Paesi cristiani del mondo. La Luce era stata accesa il 7 novembre scorso dal Patriarca di Terra Santa, cardinale Pierbattista Pizzaballa. Lo stesso giorno era giunta a Vienna e il 6 dicembre era stata benedetta nella Cattedrale di Linz e donata ai rappresentanti dei diversi Paesi europei: la luce destinata all’Italia era stata accesa da un bambino di nome Florian.
Sabato 13 dicembre l’accoglienza a Crevenna in una suggestiva cerimonia all’inizio della Messa vigiliare delle 18. A portarla all’altare e a consegnarla a don Ettore è stato Ezio Miotto, in rappresentanza degli Amici di Lilia, l’associazione promotrice dell’iniziativa. La luce è stata posta presso l’altare a sinistra della navata e sarà conservata lì fino all’1 gennaio, Giornata mondiale della Pace, «per ricordarci che non dobbiamo mai smettere di pregare per la pace», ha sottolineato don Ettore. Chiunque potrà attingervi per accendere un cero o una lampada, da conservare nella propria casa come simbolo del personale desiderio di pace.

Nello stesso pomeriggio di sabato 13 dicembre il Presepe in movimento di Villa Ceriani è stato riaperto al pubblico. Dopo gli interventi dei giorni scorsi per mettere a punto le misure di sicurezza rese necessarie dai lavori in corso nella Villa, i visitatori – subito accorsi in gran numero nel fine settimana – hanno potuto tornare ad ammirare il Presepe “brianzolo”, che rappresenta il Natale nel contesto animato di una corte dei tempi andati.
La Natività è ambientata in una stalla, mentre tutt’attorno adulti e bambini sono intenti nelle rispettive attività: il lavoro nell’aia e lungo i campi, le botteghe artigiane, il ciclo di lavorazione della seta, quello del metallo e quello del legno, le lezioni nelle aule scolastiche. Ma non mancano svaghi e passatempi, dalle bocce e le partite a carte dei “grandi” al salto con la corda e i giochi da cortile dei piccoli. Una rappresentazione non statica, ma dinamica, grazie ai sapienti congegni che riproducono fedelmente i singoli movimenti assemblati e perfezionati nel corso degli anni dagli Artigiani del Presepe.
Ricordiamo le indicazioni per le visite a Villa Ceriani.
- periodo di apertura: fino al 18 gennaio
- ingresso e uscita: da via Monte Palanzone
- orari di visita: tutti i giorni solo il pomeriggio dalle 14 alle 18
- ingresso: gratuito con possibilità di offerta libera
- visite di scolaresche: vietate per motivi di sicurezza
- visite di portatori di disabilità fisica: fortemente sconsigliate per l’esiguità del passaggio
- parcheggi: lungo via Foscolo, davanti alla chiesa parrocchiale e nel posteggio sopra l’oratorio.
Nel frattempo proseguono e si intensificano le visite a «La più grande storia mai raccontata», il grande allestimento situato sul sagrato della chiesa di Santa Maria Maddalena, in cui gli Artigiani hanno racchiuso sei quadri raffiguranti altrettanti episodi narrati nel Vecchio e nel Nuovo Testamento. Naturalmente ad attirare la maggiore attenzione è la scena della Natività, con il tenerissimo particolare di Maria che tiene in braccio Gesù bambino.

«Viviamo un tempo in cui si avverte una triste sensazione – osserva don Ettore -. La parola “Natale” è fin troppo abusata, dalla televisione ai social, a tutte le espressioni della cultura quotidiana. Così rischia di perdere il suo significato religioso più profondo. La scena raffigurata dagli Artigiani del Presepe costituisce allora una bella provocazione».
«In una scena semplice, quasi famigliare, nessuno dice una parola – continua -. Non parla Giuseppe, non parla Maria, non parla il piccolo Gesù. Questa Natività si presenta come un’offerta di bellezza, che già i primi visitatori hanno colto, restandone felicemente stupiti. La contemplazione della bellezza diventa così un aiuto nel cammino verso il Natale. Perché noi continuiamo a credere che, da quando Gesù è entrato nella storia, la nostra fede non verrà mai meno».

Ricordiamo le indicazioni per le visite a «La più grande storia mai raccontata».
- periodo di apertura: fino al 18 gennaio
- orari di visita: tutti i giorni dalle 9 alle 18
- ingresso: gratuito con possibilità di offerta libera
parcheggi: lungo via Foscolo, davanti alla chiesa parrocchiale e nel posteggio sopra l’oratorio
