Alzate Brianza

Spaccio nei boschi, smantellati dai Carabinieri 14 bivacchi della droga

Redazione 31 Luglio 2025

Alzate Brianza, Cronaca

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ALZATE BRIANZA – Proseguono incessanti i controlli dei carabinieri della Compagnia di Cantu’ e degli “Squadroni Carabinieri Cacciatori”, ottenendo giornalmente successi che confermano l’impegno dell’Arma nella lotta allo spaccio di stupefacenti nei boschi e nelle aree urbane. Individuati i “target”, si decide l’intervento e l’eventuale impiego di Reparti Speciali, come i Carabinieri Cacciatori, unità cinofile ed elicotteri.

Nel corso della giornata di ieri, i militari della Stazione Carabinieri di Cantu’ in collaborazione con lo “Squadrone Carabinieri Cacciatori Calabria”, supportati dall’alto dall’elicottero del 2° N.E.C. (Nucleo Elicotteri Carabinieri) di Orio al Serio, e da una unità antidroga dei Carabinieri Cinofili con il cane “Mitch”, hanno controllato una vasta area boschiva compresa nel territorio del Comune di Alzate Brianza.

Nel corso di questa attività sono stati “geolocalizzati” e smantellati 14 “Bivacchi della Droga”, considerando che ogni piazza dello spaccio può fruttare un profitto medio giornaliero di circa 4000 euro, solo nella giornata di ieri è stato inflitto un danno complessivo stimato tra i 50 ed i 60 mila euro alle varie organizzazioni criminali che controllano il traffico di droga.


Queste attività sono il risultato di un’attenta pianificazione investigativa che precede le attività sul campo, che stanno portando a risultati di eccellenza, combinando le capacità proprie degli Squadroni nell’”infiltrarsi”, di notte e di giorno nei boschi, all’analisi del fenomeno da parte degli investigatori.

In particolare l’Aliquota Operativa della Compagnia di Cantu’, sta monitorando, con l’impiego dei vari sistemi di videosorveglianza, i mezzi usati dagli “spacciatori” per raggiungere le aeree di spaccio, oltre all’identificazione dei consumatori ed alla raccolta delle loro testimonianze, utili a definire nel dettaglio aree di spaccio, prezzi degli stupefacenti, guadagni degli spacciatori ed il loro luoghi di provenienza.

Le informazioni investigative vengono poi passate agli Squadroni che decidono la migliore strategia di intervento, che ha portato a controlli di notte, con l’impiego di “visori notturni e termici”, oltre all’uso dei droni, che permettono un monitoraggio dall’alto dei boschi.


La campagna di lotta allo spaccio nei boschi proseguirà con la medesima intensità, al fine di arrestare gli spacciatori, sequestrare lo stupefacente e tutti i beni provento di spaccio e restituire alla popolazione le vaste aree verdi protette.