Villa San Benedetto Menni e Villa San Giuseppe hanno partecipato all’iniziativa promossa dall’Associazione Un Sorriso In Più
ALBESE CON CASSANO – Quest’anno due delle tre Case delle Suore Ospedaliere hanno aderito con entusiasmo all’iniziativa “Nipoti di Babbo Natale”, promossa dall’Associazione Un Sorriso In Più, coinvolgendo complessivamente 30 anziani ospiti delle proprie strutture. Un progetto che, ancora una volta, ha intrecciato solidarietà e attenzione alla persona, dando forma concreta a un Natale fatto di gesti e presenze.
Villa San Benedetto Menni, ad Albese con Cassano, ha preso parte all’iniziativa per il sesto anno consecutivo. Qui sono stati 26 gli ospiti della RSA che hanno ricevuto un dono dai “Nipoti”, confermando una partecipazione ormai consolidata. Accanto alla realtà lombarda, quest’anno si è aggiunta anche Villa San Giuseppe di Ascoli Piceno, che ha scelto di aderire al progetto offrendo questa opportunità a quattro ospiti della Residenza Protetta che accoglie anziani con demenza. Un’esperienza che, come sottolineato nel comunicato, si inserisce nel solco del valore dell’Ospitalità predicato dal Fondatore delle Suore Ospedaliere.

Gli anziani coinvolti vengono descritti come “custodi di ricordi, paladini di vite straordinarie, depositari di cultura e sapienza” e, grazie all’iniziativa, hanno potuto esprimere un desiderio per Natale. Il momento della consegna dei regali è stato spesso preceduto da un attimo di silenzio, seguito da sguardi che si illuminavano. Pur senza conoscere personalmente i nuovi “Nipoti”, gli ospiti hanno percepito che qualcuno, da qualche parte, aveva pensato proprio a loro.
La sorpresa, racconta il comunicato, è stata simile a quella dei bambini la mattina di Natale: la gioia semplice di scartare, toccare e ricevere qualcosa che parla di attenzione e di cura. In quei momenti, viene sottolineato, “non c’è stata malattia ma una persona” che si è sentita viva. Per alcuni sono riaffiorati ricordi lontani, come un Natale in famiglia o una voce amata; per altri è rimasta l’emozione, definita “vera, calda”, capace di esistere anche senza il supporto della memoria.

Il progetto “Nipoti di Babbo Natale”, si legge ancora, non porta soltanto doni materiali ma Presenza, Umanità e la possibilità di sentirsi parte di una storia, anche quando la memoria fatica a raccontarla. E anche quando il ricordo del regalo svanisce, resta una sensazione di serenità: un sorriso che affiora senza sapere il perché, la calma nei gesti, segni di emozioni che “trovano sempre la strada per restare”.
Il ringraziamento finale è rivolto a tutti i “Nipoti di Babbo Natale” e all’Associazione Un Sorriso In Più che ha reso possibile l’iniziativa, permettendo, ancora una volta, agli ospiti delle strutture di sognare. Nel corso delle giornate dedicate alla consegna dei doni, vissute nel periodo natalizio, il progetto ha confermato il suo valore umano e sociale, mettendo al centro le persone e il loro bisogno di sentirsi ricordate.
