CANZO – Partecipata la bella serata organizzata dal Cai di Canzo in ricordo di Oliviero Bellinzani, “L’Uomo con le Ali”, così chiamato perché scalava le montagne senza una gamba, persa nel 1977 a seguito di un terribile incidente stradale.

Da allora nacque la passione per la montagna, che lo ha accompagnato fino alla fine: oltre 1000 le cime scalate nella sua vita, tra cui il Dente del Gigante, la via Degli Svizzeri al Gran Capucin, il Cervino, il Monte Rosa.
Nella sede della Comunità Montana del Triangolo Lariano a Canzo sono stati ospitati la figlia Xania e Roberto Ciri (autore del portale di montagna VieNormali e delle due guide di Idea Montagna, scritte proprio con Bellinzani, Prealpi Lombarde Occidentali e Centrali) che hanno raccontato le imprese dell’alpinista varesino, scomparso lo scorso anno proprio in un incidente in montagna.
Tra ricordi e aneddoti la serata si è conclusa con la consegna degli aquilini del Cai a tre tesserati.
Durante la serata sono intervenuti Luigi Prandi, presidente del Cai di Canzo, e l’assessore Gerosa.