PUSIANO – C’è ancora mistero sulle ossa recuperate ieri pomeriggio dalle acque del lago di Pusiano. Il dubbio, in primis, è se si tratti o meno di ossa umane. Potrebbero infatti essere anche dei resti animali, interrompendo così ulteriori verifiche e ricerche.
Quello che è certo è che nello specchio del lago, nei pressi dell’Isola dei Cipressi, sono stati “trovati” circa 10 pezzi di ossa a una profondità di 5 metri. Non c’è però un cranio o qualcosa che possa far affermare con certezza che si tratti davvero di un umano.
A fare luce sui reperti, che attualmente si trovano alla camera mortuaria dell’ospedale Sant’Anna, sarà mercoledì un medico specialista. Proprio mercoledì sarà infatti assegnato l’incarico al perito e si potrà capire se si tratta di parti di uno scheletro umano e se, dallo stato delle ossa stesse, si potrà estrarre il dna per capire a chi appartengono. In paese e nel circondario questa storia ha però riacceso la speranza di poter almeno dare una degna sepoltura, dopo quasi 11 anni, a Matteo Pina, il giovane che scomparve nelle acque del lago dopo un’uscita in canoa insieme al cugino. Quest’ultimo si salvò e diede immediatamente l’allarme ma di Pina, dopo molti tentativi di ricerca, non si trovo traccia e il Tribunale diede la sua morte presunta dopo 5 anni.
