PUSIANO – La banca del paese chiuderà i battenti il prossimo 20 marzo e i cittadini sono già pronti a far battaglia per evitare la soppressione del prezioso servizio.
Proprio in questi giorni infatti è stata confermata da parte di Banca Intesa San Paolo la chiusura di alcune filiali in Lombardia e, tra queste, compare anche l’unico sportello pusinese, ovvero quello presso il complesso Pusiano 2000.
In paese la notizia della chiusura non è stata accolta favorevolmente e anche il primo cittadino ha espresso chiaramente la propria contrarietà: “E’ vergognoso privare un piccolo Comune dell’unico sportello bancario presente ha commentato Andrea Maspero – parlo come sindaco ma anche come cittadino e correntista. Organizzeremo una petizione per evitare lo stop del servizio”.
In paese infatti saranno individuati dei punti in cui si potrà aderire alla petizione e, nel frattempo, il primo cittadino ha inviato una lettera alla banca in cui esprime tutto il suo disappunto sulla scelta.
“Ho appreso con grande rammarico l’intenzione della chiusura dello sportello presente da tanti anni nel nostro paese e non nascondo che questa decisione creerà notevoli difficoltà alla popolazione e penalizzerà tutti gli operatori economici del territorio – scrive Maspero – Credo però che a pagare le conseguenze saranno gli anziani e coloro impossibilitati a spostarsi in altri paesi per poter usufruire dei servizi più elementari: bancomat o assistenza”.
Ma quello che per il sindaco è ancora più assurdo è che la decisione abbia coinvolto Pisiano: “Una realtà vitale destinata, con l’apertura della variante SP639, ad avere uno sviluppo turistico”.
La speranza, e a questo servirà anche la petizione, è quella di riuscire a far fare un passo indietro all’istituto di credito.
“Resto disponibile – conclude il primo cittadino nella sua missiva a Banca Intesa San Paolo – a incontrare un vostro responsabile con la finalità di individuare soluzioni alternative”.
