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Regione Lombardia aiuta le piccole e medie imprese

Admin Altreforme 29 Luglio 2013

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Daniela Maroni consigliere regione LombardiaERBA – Fare il punto su quanto è stato realizzato in questo primo scorcio di legislatura a sostegno delle micro e piccole imprese, programmare gli interventi futuri. In occasione del Tavolo per la Competitività e lo Sviluppo della Provincia di Como, riunito venerdì 26 luglio alla presenza dell’assessore regionale alle Attività Produttive Mario Melazzini, il consigliere segretario Daniela Maroni, membro della IV Commissione attività produttive del Consiglio Regionale, ha riassunto ciò che è stato fatto in merito alle PMI lariane e lombarde.

Martedì 30 luglio arriverà in Consiglio Regionale una risoluzione in merito alle imprese in difficoltà per il cambiamento della legge 1/2007 approvato all’ unanimità dalla commissione. Il provvedimento – precisa l’esponente della lista civica Maroni Presidente – nasce da una necessità assolutamente inderogabile, fondata sulle informazioni ricevute dalle molte aziende in crisi ascoltate, di attivare uno strumento che permetta, attraverso un nucleo politico che detta gli indirizzi, di avvicinare l’impresa in crisi ad eventuali investitori o nuovi imprenditori che potrebbero recuperare l’attività”.

Quali punti da individuare per offrire risposte alla rete produttiva? “Accesso al credito, certezza del pagamento, costo del lavoro, costi per le energie e le utenze utilizzate per le attività, che gravano sui costi di gestione aziendale in maniera esponenziale. E’ qui che dobbiamo intervenire”, sostiene Daniela Maroni e proprio in questa direzione intende muoversi l’opera del gruppo di lavoro che punta a organizzare risposte “su misura” per le diverse esigenze delle PMI.

Nello specifico del territorio comasco, il problema si aggrava per l’attrattività che la Svizzera molto vicina ha nei confronti delle nostre aziende: “Non possiamo negare che il 23% di fiscalità massima e l’8% di IVA sia di grande appeal per chi oggi ha ancora un minimo di attività. A tal proposito – cita con soddisfazione il consigliere – nell’ultima riunione la commissione speciale per i rapporti tra Lombardia e Svizzera ha dato il via libera per il progetto “Burocrazia Zero”. Partirà a settembre e coinvolgerà le Camere di Commercio dei comuni di confine con l’obiettivo di trovare strumenti e mezzi che alleggeriscano la pressione fiscale e burocratica”.

A tal proposito, la commissione ha espresso nella sua componente di maggioranza un deciso “no” al DURT, il Documento Unico di Regolarità Tributaria introdotto dalla Commissioni Affari istituzionali e Bilancio della Camera. Per Daniela Maroni ” sono solo altre 27 regole in più per le imprese, in un momento economico come questo sono assolutamente fuori luogo, come anche il DURC (Documento Unico di Regolarità Contributiva, ndr) spesso utilizzato come mezzo per ritardare i pagamenti verso i piccoli fornitori in affanno. Regione Lombardia sta agendo nel modo migliore e immediato nei confronti di tutti e del bene comune, ma il Parlamento certamente non ci sta dando una mano”.

C’è soddisfazione invece per il clima di collaborazione con i colleghi comaschi presenti in Consiglio: “Ognuno di noi, secondo le proprie specificità, sta lavorando per il territorio e con concretezza. Spesso siamo uniti, al di là del colore politico, per il raggiungimento di obiettivi che hanno riportato la nostra Provincia all’attenzione di Regione Lombardia”, chiude con soddisfazione il consigliere segretario.