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Villa Nava: “Il Comune ha perso 300 mila euro”

Admin Altreforme 12 Febbraio 2014

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Villa Nava Erba settembre 2013ERBA – “Un’operazione sbagliata, gestita male sin dall’inizio”. È questo il giudizio del gruppo del Pd in Consiglio relativamente alla vendita di villa Nava. “Il nodo centrale della questione sono i 300 mila euro che il Comune ha perso, senza contare ovviamente la svalutazione che l’immobile ha avuto negli anni”, sottolinea il capogruppo Michele Spagnuolo.

La decisione di alienare questo bene di proprietà comunale, collocato in largo San Paolo della Croce, risale al 2008. La vendita avveniva mediante pubblico incanto, con il sistema del massimo rialzo, su una base di 2.990.000 euro. Ai tempi se l’era aggiudicata la società immobiliare Santa Liberata srl di Albavilla per 3.021.000 euro. L’aggiudicataria doveva presentare una garanzia fideiussoria di 299 mila euro ma l’atto di compravendita non è mai stato sottoscritto. “Sono subentrate da subito questioni tecniche – ricorda Spagnuolo – La gestione è stata da subito confusa o comunque ci sono stati elementi che hanno portato al disaccordo tra le parti”. La questione è finita in tribunale a Roma e adesso le parti hanno scelto un accordo transattivo. “Vogliamo quindi che siano chiarite le ragioni della soluzione adottata e gli eventuali sviluppi – chiarisce Spagnuolo che, con il suo gruppo, ha presentato agli uffici un’interrogazione da inserire nel prossimo Consiglio comunale – Così facendo il Comune ha perso i 300 mila euro della fideiussione. Ma non solo. Ha pagato le spese legali. E, inoltre, come già s sapeva, ha venduto definitivamente l’immobile alla fine del 2012 alla Rigamonti Francesco spa a meno di 2 milioni di euro, perdendo quindi oltre un milione rispetto al valore iniziale”.