
ERBA – «Se pensate che fino a ieri qui era ancora tutto in costruzione, questa inaugurazione è un miracolo. È il solito miracolo che il Padreterno ci regala. Uno per volta, però: per il secondo, la riapertura del Presepe in movimento, ci vorrà ancora qualche giorno…». Così don Ettore Dubini, vicario parrocchiale di Crevenna d’Erba, ha salutato l’inaugurazione dell’edizione 2025 di «Crevenna Borgo dei Presepi», avvenuta questa mattina alla presenza del sindaco di Erba Mauro Caprani e di un folto pubblico.
Le misure di sicurezza determinate dai lavori in corso presso Villa Ceriani hanno imposto lo slittamento last minute al prossimo fine settimana dell’apertura del Presepe in movimento, ma fin da oggi è possibile ammirare il grande allestimento biblico sul sagrato di Santa Maria Maddalena, l’ultima opera degli Artigiani del Presepe guidati da Angelo Garofoli.

«La più grande storia mai raccontata»: così si intitola il gigantesco manufatto realizzato in una struttura di legno di circa 150 mq, che al suo interno racchiude sei quadri raffiguranti altrettanti episodi narrati nel Vecchio e nel Nuovo Testamento. Una cinquantina di figure a grandezza naturale, realizzate in cartapesta e stoffa, danno vita a:
1. Mosè e il Vitello d’oro
2. La Natività
3. La risurrezione del figlio della vedova di Nain
4. Le Beatitudini
5. La Lavanda dei Piedi
6. L’Ultima Cena.
Mentre la Natività, la Lavanda dei Piedi e l’Ultima Cena sono rivisitazioni di precedenti allestimenti, Mosè, la vedova e le Beatitudini rappresentano novità assolute. Ogni quadro è introdotto da un pannello che riproduce i versetti delle Scritture, accompagnati da brevi considerazioni che li attualizzano ai giorni nostri. A completare l’allestimento, sulle pareti della struttura rivolte verso il sagrato sono esposte immagini di grandi dimensioni relative a quadri de Io sono il Buon Pastore, la sacra rappresentazione che la comunità di Crevenna ha messo in scena lo scorso anno per il 50° di sacerdozio di don Ettore.
«Un’opera straordinaria, resa possibile dalla regia sapiente e lungimirante di Angelo Garofoli – ha sottolineato lo stesso don Ettore, presentando i vari quadri con brevi riflessioni (ne daremo conto di volta in volta nelle prossime comunicazioni, ndr). -. Viviamo in un’epoca in cui siamo tentati di escludere Dio dalla vita, ma tutto questo non può che portarci alla rovina. Queste scene hanno l’obiettivo di risvegliare dentro di noi alcuni sentimenti. Il mio augurio è che la loro visione possa portarci a risvegliare un senso religioso dentro la nostra esistenza».
Parole a cui ha fatto eco il sindaco Caprani, che ha ringraziato gli Artigiani «per avere voluto rappresentare con la loro maestria un simbolo di cristianità»: «Oggi si tende purtroppo a escludere il bene a favore del male, dai media assistiamo a un’escalation di violenza, di odio, di paura… Noi possiamo fare cose piccole, se le rapportiamo a quanto accade nel mondo, ma se si desse conto anche di ciò che c’è di buono nel volontariato, nella passione di persone che si danno da fare, nell’attaccamento a una comunità, forse sarebbe più possibile convivere serenamente».
Per la «squadra» di volontari elogiata da don Ettore ha preso la parola Roberto Sala, rilevando la laboriosità dell’impegno, ma anche il divertimento nel portarlo avanti: «Quando Angelo – che è sempre alla nostra guida, sia nel fare, sia nel “disfare” – ci ha proposto questa iniziativa, sembrava difficile riuscire a costruire una struttura così grande, trovando anche i materiali necessari. Per questo oggi è doveroso ringraziare associazioni, artigiani, industrie, aziende del territorio che hanno volontariamente offerto il loro contributo e la loro collaborazione».
Queste le indicazioni per la visita a «La più grande storia mai raccontata»: periodo di apertura: fino al 18 gennaio; orari di visita: tutti i giorni senza limitazioni d’orario; ingresso: gratuito con possibilità di offerta libera; parcheggi: lungo via Foscolo, davanti alla chiesa parrocchiale e nel posteggio sopra l’oratorio.

Sarà necessario pazientare fino al prossimo fine settimana per tornare ad ammirare il Presepe in movimento di Villa Ceriani, che contestualizza la Natività tra gli usi e i costumi della Brianza contadina e artigiana e che ogni anno richiama migliaia e migliaia di visitatori. Quest’anno la riapertura non era scontata, a causa dei lavori di ristrutturazione in corso nella Villa. Poi il dialogo tra gli Artigiani, l’Impresa Promedil e il Comune ha aperto un varco, sottoposto a rigide misure di sicurezza che, alla data di oggi, non erano ancora completate. Lo saranno nei prossimi giorni e da sabato 13 dicembre il Presepe in movimento tornerà visitabile secondo queste indicazioni:
- periodo di apertura: fino al 18 gennaio
- ingresso e uscita: da via Monte Palanzone
- orari di visita: tutti i giorni solo il pomeriggio dalle 14 alle 18
- ingresso: gratuito con possibilità di offerta libera
- visite di scolaresche: vietate per motivi di sicurezza
- visite di portatori di disabilità fisica: fortemente sconsigliate per l’esiguità del passaggio
- parcheggi: lungo via Foscolo, davanti alla chiesa parrocchiale e nel posteggio sopra l’oratorio.
Sempre sabato 13 dicembre, giorno della riapertura del Presepe in movimento, «Crevenna Borgo dei Presepi» accoglierà – come già lo scorso anno – la «Luce della Pace», una fiammella accesa dalla lampada sita nella Basilica della Natività di Betlemme, il cui olio è alimentato a turno dai Paesi cristiani del mondo. È stata accesa il 7 novembre dal Patriarca di Terra Santa Pizzaballa, lo stesso giorno è giunta a Vienna e il 6 dicembre è stata benedetta nella cattedrale di Linz e donata ai rappresentanti dei Paesi europei. La luce destinata all’Italia è stata accesa da un bambino di nome Florian. Sarà posta nella chiesa di Santa Maria Maddalena e chiunque potrà attingervi per accendere un cero o una lampada, da conservare nella propria casa come simbolo di pace.
L’iniziativa è degli Amici di Lillia, da sempre partner degli Artigiani del Presepe, ed è stata così illustrata dal presidente Tiziano Rizzi: «Dall’anno scorso sembra che non sia cambiato nulla, malgrado gli sforzi per fermare le guerre nessuno ci riesce. Probabilmente non ci riuscirà neanche questa luce, però non perdiamo la speranza che questo succeda. Come ha detto il cardinale Pizzaballa benedicendola, “è molto importante che questa luce di pace provenga da questa terra profondamente ferita e noi stessi dobbiamo essere questa luce, perché la pace passa attraverso i cuori delle persone. Ecco perché dobbiamo diffondere questo simbolo in tutto il mondo”».

Anche quest’anno a raccontare «Crevenna Borgo dei Presepi» contribuisce la pagina Facebook PresepediCrevenna, di cui ha parlato la coordinatrice Giovanna Caldara: «A ogni edizione la pagina moltiplica visualizzazioni e visite. Vi si possono trovare informazioni, immagini, filmati, richiami al Vangelo dei giorni festivi, sondaggi, quiz e curiosità. Visto il successo degli anni scorsi riproponiamo due iniziative, la prima delle quali è già partita l’1 dicembre. Fino al 24 dicembre è attivo il Calendario virtuale dell’Avvento: ogni giorno si apre una finestrina che racconta un dettaglio del Presepe in movimento; ogni mattina si annotano i nominativi delle prime tre persone che mettono una reaction al post e la persona che il 24 dicembre avrà interagito il maggior numero di volte, risultando sempre tra le prime tre, si aggiudicherà un premio. La seconda partirà invece tra Natale e Capodanno: si tratta del gioco “Trova il dettaglio” e invita a individuare un particolare all’interno de «La più grande storia mai raccontata»; domenica 11 gennaio, alle 9, la persona che scriverà la risposta esatta si aggiudicherà un altro premio».

