Como

Ladri estorsori: chiedono 900€ in cambio della refurtiva

Lorenzo Colombo 24 Gennaio 2014

Como, Cronaca

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COMO – Brillante operazione del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Como, con il supporto dei carabinieri di Cantù, che ha arrestato in flagranza di reato due tunisini, rispettivamente di 26 e 35 anni, entrambi irregolari in Italia poichè colpiti da ordine di espulsione e un 33enne residente a Saronno, ritenuti responsabili di un’estorsione ai danni di un cittadino egiziano residente a Como.

I tre, dopo aver messo a segno un furto nell’abitazione della vittima, avevano tentato farsi consegnare una somma in contanti quale corrispettivo per la restituzione della refurtiva.

Il tutto è iniziato il 19 gennaio, quando l’egiziano, residente a Como, ha denunciato ai carabinieri di essere stato vittima di un furto presso la sua abitazione dalla quale, dopo aver forzato la porta d’ingresso, ignoti avrebbero asportato un computer portatile marca “Apple”, un paio di cuffie, un mouse wireless, il passaporto, la carta d’ identità e il permesso di soggiorno, oltre alla somma di 165 euro in contanti.

L’uomo ha raccontato ai militari di aver notato un’auto con tre soggetti a bordo, allontanarsi dalla sua abitazione nell’immediatezza del furto, sulla quale avrebbe riconosciuto due dei tre soggetti, ovvero i due tunisini, e il suo computer portatile, poggiato sul sedile posteriore.

La sera stessa del furto la vittima avrebbe ricevuto diverse chiamate da parte di uno dei due tunisini, con la richiesta della somma di 900 euro in contanti, in cambio della refurtiva. Dopo aver abbassato le pretese a 300 euro, le parti si sono accordate sul luogo dello scambio: il parcheggio della Stazione ferroviaria di Rovello Porro.

Nel luogo concordato, dove erano appostati i militari della Compagnia di Como, si è presentato all’appuntamento uno solo dei due tunisini, senza la refurtiva. I militari hanno atteso pazientemente che lo stesso, dopo aver ottenuto alcune garanzie, si è ripresentasse a bordo dell’auto notata in occasione del furto, in compagnia dei due complici riconosciuti in quella circostanza (l’altro tunisino ed un italiano di 33 anni, nato a Lamezia Terme e residente a Saronno, proprietario dell’auto), con una sacca contenente tutta la refurtiva.

A quel punto, i militari sono intervenuti immediatamente. I tre hanno tentato invano fuggire, venendo prontamente fermati dai carabinieri di Como con la collaborazione dei colleghi di Cantù.

Oltre ad essere stati deferiti perché ritenuti responsabili di furto in abitazione, sono stati portati presso il carcere di Como a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, di fronte alla quale dovranno rispondere di estorsione aggravata in concorso. I tunisini sono risultati essere irregolari in Italia in quanto già colpiti da decreto di espulsione.