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Fontana chiede lo stato di emergenza per la Lombardia dopo i nubifragi di settembre

Redazione 26 Settembre 2025

Cantù, Como, Erba, Politica

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Il governatore ha inviato a Giorgia Meloni la richiesta formale: colpiti in particolare Como, il basso Lario e diverse province lombarde

Quasi 400 interventi dei Vigili del Fuoco in un solo giorno, decine di famiglie sfollate e gravi danni a infrastrutture e immobili. La Regione stima decine di milioni di euro di danni

MILANO – Il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana ha inviato al presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni la richiesta di dichiarazione dello stato di emergenza nazionale per gli eventi meteorologici avversi che hanno colpito la Lombardia a partire dal 10 settembre 2025. La richiesta, trasmessa oggi, fa riferimento a una serie di fenomeni intensi che hanno interessato vaste aree del territorio regionale.

Nel documento inviato a Palazzo Chigi si legge che gli eventi hanno avuto origine “a partire dalla notte tra il 9 e il 10 settembre, protraendosi anche nella giornata dell’11, colpendo in particolare il territorio della provincia di Como ed il basso Lario Occidentale e, a partire dal 22 settembre, con particolare intensità nelle province di Como, Monza e Brianza, Varese e della Città Metropolitana di Milano; sono stati interessati anche i territori delle province di Sondrio, Bergamo, Brescia, Lecco e Pavia”.

Il testo evidenzia inoltre il massiccio intervento dei soccorsi. “Il Corpo dei Vigili del Fuoco – si legge ancora nella richiesta – ha operato quasi 400 interventi nella sola giornata del 22 settembre nelle province colpite dagli eventi. L’evento che si è manifestato a partire dal 22 settembre, e tuttora in corso, ha interessato, in maniera significativa il territorio del Basso Lario Occidentale e il Comasco, dove si sono registrate intense colate detritiche che hanno interrotto la viabilità comunale e provinciale, oltre ad avere interessato immobili pubblici e privati. Numerose famiglie sono state sfollate coinvolgendo più di 70 persone nella sola provincia di Como, e circa una quarantina sul restante territorio; in particolare le persone evacuate in provincia di Como non potranno rientrare nelle proprie abitazioni a breve”.

Maltempo Como

La Regione segnala come gli enti locali siano in prima linea nella gestione dell’emergenza. “Gli enti, e in particolare i Comuni, stanno attuando gli interventi di soccorso/assistenza alla popolazione, e le azioni finalizzate al ripristino della funzionalità dei servizi pubblici e delle infrastrutture di reti strategiche attraverso interventi realizzati con lo strumento della somma urgenza”, si legge nel documento. È inoltre riportato che “gli Enti Locali stanno progressivamente comunicando i danni registrati sul territorio di competenza. I dati raccolti sono attualmente in fase di verifica ed approfondimento da parte degli Uffici Territoriali Regionali per i progressivi affinamenti e controlli previsti dalle procedure regionali. Una quantificazione precisa dei danni che già si può ipotizzare sarà di numerose decine di milioni di euro, potrà avvenire una volta completato il processo di acquisizione delle schede Ra.S.Da.”.

Fontana conclude la sua richiesta invocando l’intervento del governo centrale: “Per le ragioni sopra esposte – conclude la richiesta – si chiede, per gli eventi accaduti in Lombardia a partire dal 10 settembre e tuttora in corso, l’applicazione dell’art. 24, comma 1, che prevede la deliberazione da parte del Consiglio dei Ministri dello stato di emergenza di rilievo nazionale”.