COMO – ASST Lariana ha attivato un nuovo servizio pensato per semplificare l’accesso alle prestazioni ambulatoriali, migliorando l’esperienza dei cittadini e rendendo più agevole il percorso all’interno delle strutture sanitarie. La novità consiste nella possibilità, per alcune categorie di utenti, di accedere direttamente all’ambulatorio, evitando il passaggio iniziale dal CUP. Il paziente può comunicare la propria presenza al personale sanitario e attendere la chiamata nella sala visita dell’ambulatorio di riferimento.
Il percorso semplificato è riservato: alle persone con disabilità o necessità di sostegno intensivo (es. in barella); a chi accede con sportelli CUP chiusi; a chi arriva con un ritardo massimo di 15 minuti rispetto all’orario di appuntamento o poco prima dell’orario previsto.
Il servizio è già stato sperimentato con esiti positivi nei Presidi di Ponte Lambro e Lomazzo, dove non è presente un sistema di accodamento. Negli altri Presidi, al momento, è ancora necessario confermare la presenza al CUP o tramite i totem multifunzione.
Cosa cambia in concreto? Il professionista ambulatoriale, al momento della visita, esegue la consueta procedura, generando automaticamente l’accettazione in cassa e, se necessario, il bollettino PagoPA. Il pagamento potrà essere effettuato in un secondo momento con modalità flessibili: presso il CUP, online tramite homebanking, in banca, alle Poste, presso sportelli ATM abilitati o esercizi convenzionati (bar, tabaccherie, edicole, supermercati).
Il servizio verrà attivato in tutti i Presidi aziendali con il seguente calendario: Napoleona dal 2 settembre, Mariano Comense e Menaggio dal 3 settembre, Cantù dal 4 settembre, San Fermo della Battaglia dall’8 settembre, tutti gli altri Presidi dal 9 settembre.
Questa iniziativa si inserisce nel percorso di accessibilità facilitata previsto dalla Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità e mira a rimuovere barriere fisiche, organizzative, comunicative e digitali. “ASST Lariana, in quest’ottica, punta a valorizzare strumenti digitali e il coinvolgimento attivo di pazienti e caregiver – dichiara il direttore sanitario Brunella Mazzei – per costruire soluzioni sempre più su misura, capaci di rispondere ai bisogni specifici e garantire un Servizio Sanitario Nazionale più inclusivo”.