“Mia è la voce antica della terra” questo il titolo dell’evento in programma per sabato 28 giugno
Un evento gratuito che celebra l’identità culturale della Brianza. In caso di pioggia, l’evento si terrà al centro sportivo Carlo Tavecchio
PONTE LAMBRO – Colori, suoni, costumi e radici. È tutto pronto a Ponte Lambro per accogliere la 19^ edizione del Raduno Regionale del Folklore Lombardo, organizzato dal Comitato FITP di Como. L’appuntamento, che si terrà sabato 28 giugno, promette di trasformare le vie del paese in un palcoscenico a cielo aperto dedicato alla cultura popolare lombarda.
Sotto il titolo evocativo “Mia è la voce antica della terra”, l’evento si propone ancora una volta come momento di incontro tra generazioni, un’occasione per far rivivere – e non solo ricordare – le tradizioni che compongono l’identità profonda di un territorio.
Il programma si snoda lungo l’intera giornata. Dalle 15:00 è previsto il ritrovo dei gruppi partecipanti, che giungeranno da diverse località lombarde per condividere le proprie espressioni folkloristiche. Alle 17:00 sarà celebrata la Santa Messa del folklore, seguita dalla sfilata alle 18:15, un momento sempre molto atteso dal pubblico locale, che potrà assistere a una vera e propria parata di identità regionali, tra stoffe ricamate, danze e strumenti tradizionali.
Dopo la cena riservata ai gruppi, alle 20:30 prenderà il via l’esibizione finale in Piazza Puecher, centro nevralgico della manifestazione. In caso di maltempo, l’evento si sposterà presso il centro sportivo “Carlo Tavecchio”. Sul palco si alterneranno tre storici gruppi folk: “I Bej”, “I Brianzoli” e “I Contadini della Brianza”, realtà che da anni operano sul territorio con passione e rigore, custodendo i saperi del passato e trasmettendoli ai più giovani.
Il raduno gode del patrocinio di enti pubblici e istituzioni tra cui il Comune di Albavilla, il Comune di Ponte Lambro, la Provincia di Como, il Comune di Erba e BCC Brianza e Laghi. Fondamentale anche il sostegno economico dell’IOV – Italia, che ha creduto nella manifestazione come strumento di valorizzazione culturale e coesione sociale.
La serata, aperta a tutta la cittadinanza, sarà molto più di uno spettacolo: sarà un ponte, come suggerisce il nome del paese che la ospita, tra passato e presente. Un ponte fatto di danze, dialetti e volti, che continua a reggere – saldo – sotto il peso della memoria e della festa.