Erba, Lambrugo, Ponte Lambro

Sacrificio Giancarlo Puecher: due giornate di ricordo a Erba e Lambrugo

viviana 13 Dicembre 2021

Cultura, Erba, Lambrugo, Ponte Lambro

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Giorgio e Giancarlo Puecher

ERBA/LAMBRUGO –  Due giornate per ricordare il sacrificio di Giancarlo Puecher, il partigiano Medaglia d’oro al valor militare che fu catturato, condannato a morte e fucilato il 21 dicembre del 1943 nel cimitero nuovo di Erba.

Per onorare la sua memoria domenica 19 dicembre alle 11:30 a Lambrugo si terrà una giornata a cui prenderanno parte associazioni, le amministrazioni di Lambrugo Erba e Ponte Lambro.

Sarà deposta una corona al Monumento antistante il palazzo comunale intitolato ai cittadini onorari Giancarlo Puecher e a suo padre Giorgio Puecher, anch’egli incarcerato, torturato e deportato in un campo di concentramento dove ha trovato la morte.

Durante la cerimonia commemorativa ci saranno gli interventi del Sindaco del Comune di Lambrugo dott. Flavio Mauri, del Sindaco di Erba dott.ssa Veronica Airoldi e del Sindaco di Ponte Lambro dott. Ettore Pelucchi.

Lunedì 20 dicembre alle 11 presso la Sala Consiliare del Comune di Erba si terrà la consegna del  riconoscimento da parte del Sindaco Airoldi agli alunni e alle alunne che hanno sostenuto l’esame di licenza media presso la Scuola Media Statale G. Puecher e l’Istituto San Vincenzo nell’anno scolastico 2018/2019 riportando la valutazione massima.

Ci sarà inoltre la consegna degli assegni di merito da parte del Sindaco di Erba ai migliori ex allievi della Scuola Media Statale “G. Puecher” che hanno conseguito la maturità nell’anno scolastico 2020/2021 con il massimo dei voti.

A seguire si terrà la deposizione delle corone alla presenza delle Autorità Comunali e di una rappresentanza della Scuola Media Statale “Giancarlo Puecher”:
• al Monumento alla Resistenza presso la Scuola Media Statale “G. Puecher”
• in Largo Puecher
• al Monumento intitolato a Giancarlo Puecher presso il Cimitero Maggiore di Erba

 

Giancarlo Puecher, nato a Milano nel 1923, si trasferì a Lambrugo nel 1943 dove incontrò l’avvocato Luigi Meda, esponente dei cattolici democratici di Milano, e il prete Don Giovanni Strada, parroco di Ponte Lambro e iniziatore della resistenza erbese. Da quest’ ultimo incontro Puecher entrò a far parte del gruppo di giovani animati da spirito patriottico antitedesco e antifascista, che costituiranno il primo nucleo partigiano di Ponte Lambro.

In pochi mesi i giovani partigiani riuscirono a passare dalle parole sul contrasto al fascismo ai fatti con la lotta armata, divenendo il contatto tra i combattenti in montagna e quelli in pianura.

Il 12 novembre 1943 Giancarlo Puecher fu però catturato perché trovato, insieme ad un amico partigiano, senza documenti durante il coprifuoco. Arrestato e processato in modo sommario, venne fucilato.

Venne arrestato anche il padre Giorgio Puecher e durante il periodo di prigionia fu seviziato e torturato. Sebbene venne liberato dopo l’esecuzione del figlio, era considerato un oppositore politico e fu deportato presso il campo di concentramento di Mauthausen dove finì i suoi giorni  il 7 aprile 1945.