ALBAVILLA – “Sono arrivata ora, dal lavoro. Ho il viso in fiamme per la mascherina, sono a pezzi e con tanta paura per ciò che devo affrontare ogni giorno. Sono fiduciosa che tutto questo passerà, certo non saremo più gli stessi. Tante persone stanno morendo e i loro cari non possono dargli l’ultimo saluto. Ma leggo così tanta rabbia, insulti, cattiverie che un giorno questa Albavilla che tanto amo sarà piena di odio per tutti quelli che non sono rimasti a casa“.
Si ‘sfoga’ così su facebook Micaela, Operatrice Socio Sanitaria presso Villa San Benedetto ad Albese con Cassano. Il post è stato pubblicato sul gruppo Sei di Albavilla Se.
Nel ricordare l’importanza di rimanere a casa il più possibile Micaela si è appellata anche alla bontà delle persone: “Vi prego – scrive – al posto di sfogarvi qui su tasti virtuali pregate per tutti e soprattutto per quelli che non riescono a comprendere l’importanza di rimanere a casa in questo momento. Non aggrediteli, magari fermatevi e tenendo le distanze dite loro con tranquillità “andate a casa”.
“Oggi – continua Micaela – mentre andavo al lavoro, piena di ansia e augurandomi che tutto andasse bene, un uomo, credo un muratore vedendo il mezzo, mi ha guardato scuotendo la testa come a riprendermi, chiedendosi cosa ci facessi in giro. Se al posto di giudicare si fosse fermato a chiedermelo – ha concluso – magari mi avrebbe detto ‘Forza non mollare’ “.