BOSISIO PARINI – “Benvenuti a tutti. Parlo a nome di tutti i miei compagni e compagne: noi siamo davvero contenti di essere in questo nuovo padiglione. Vorremmo ringraziare di cuore tutte le persone che ci hanno aiutato. Le nostre nuove camerette ci piacciono molto: sembra quasi di essere a casa. Speriamo che la visita vi piaccia e che entrando nelle nostre camerette torniate un po’ bambini”. Queste le parole con cui i bimbi della Nostra Famiglia di Bosisio Parini hanno accolto i presenti alla cerimonia di inaugurazione del nuovo padiglione avvenuta questa mattina, venerdì, alla presenza delle autorità e del vicario episcopale di Lecco, Maurizio Rolla.
L’area ospiterà il nuovo Servizio Residenziale Terapeutico Riabilitativo a media intensità per Minori: si tratta di 3 unità da 12/14 posti letto ciascuna in cui verranno accolti minori con età compresa tra i 6 e i 14 anni (per un totale di 40 ragazzi) con disturbi complessi nell’ambito del neuro-sviluppo. All’interno del centro sono stati realizzati spazi funzionali alle esigenze dei piccoli utenti: oltre alle aree gioco e relax, sono stati predisposti laboratori in cui svolgere percorsi abilitativi e riabilitativi volti all’acquisizione dell’autonomia e delle abilità personali e domestiche. Altre zone saranno adibite al potenziamento cognitivo e all’uso delle tecnologie e del web. Nelle stanze, invece, verranno ospitati i minori che insieme a disabilità cognitive presentano delle difficoltà sociali e famigliari per le quali i genitori non riescono a offrire un aiuto adeguato: in questi casi, l’intervento riabilitativo viene integrato in un contesto domiciliare di residenzialità .

“Lo scopo è offrire adeguate risposte socio-sanitarie a quelle situazioni dove, oltre ai problemi legati alla disabilità , si associano importanti criticità nei comportamenti di adattamento ambientale e una significativa difficoltà dei contesti dove vive il bambino con la sua famiglia, con l’obiettivo di superare rapidamente lo stato di criticità e consentire il rientro in famiglia” – ha spiegato Massimo Molteni, Direttore Sanitario. È infatti il territorio il primo e ultimo interlocutore del servizio: “L’accoglimento dei bambini e ragazzi avviene in collaborazione con il territorio con una progettualità di reinserimento: un’acquisizione di abilità , di riabilità , un intervento a livello sociale e poi un reinserimento nel loro territorio – ha spiegato Maria Nobile, direttrice del servizio – Questo avviene attraverso un’equipe multiprofessionale per creare un ambiente che permetta di far fronte alle disabilità , ma anche di proseguire il percorso al di fuori”.
Un servizio che si integra pienamente con la missione stessa dell’Associazione “La Nostra Famiglia”: come più volte ribadito durante la mattinata, in particolare durante la presentazione del bilancio 2017, sono principi quali la presenza sul territorio, la sostenibilità e la corresponsabilità a fondare l’associazione stessa e a costituire la base del lavoro di ricerca, clinica e formazione in cui sono coinvolti tanto il personale medico, sanitario e riabilitativo quanto i bambini stessi con la loro famiglia.
Oltre a Massimo Molteni e Maria Nobile, alla conferenza sono intervenuti anche Marco Sala, Direttore generale, Domenico Bodega, Preside della Facoltà di Economia all’Università Cattolica del Sacro Cuore e Alberto Federici, Responsabile Corporate Communication e Media Relations di Unipol.
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