Erba

Erba. Il ritorno del “Sacro Calice” in piazza: dopo anni potrebbe essere realtà

Caterina Franci 4 Aprile 2018

Attualità, Erba

Il ‘calicione’ esposto nella vecchia Piazza Prepositurale, di fronte alla Chiesa di Santa Maria Nascente

 

ERBA – Gli erbesi lo chiamano affettuosamente il ‘calicione’ e molti di loro, soprattutto quelli più ‘vissuti’, sognano da anni di rivederlo in tutta la sua maestosità in Piazza Prepositurale. Stiamo parlando del Sacro Calice, opera in ferro del Maestro erbese Angelo Miotto.

La statua venne utilizzata per la prima volta nel 1991, in occasione del 50esimo di messa di Padre Aristide Pirovano, quindi tra il 1995 e il 1996 venne collocata in Piazza della Prepositura su iniziativa dell’allora sindaco Filippo Pozzoli, proprio in onore di Padre Pirovano. In seguito, sotto l’amministrazione di Enrico Ghioni, il ‘calicione’ venne spostato nell’ambito del progetto di riqualifica dell’intera piazza. Da allora l’opera del Maestro Miotti conobbe un lungo peregrinare che la portò in diverse città italiane (Genova, Assisi, Bolsena e Orvieto per ricordarne alcune): oggi la statua è conservata in un magazzino a Erba, sotto le cure della Confraternita di Sant’Eufemia, ma l’idea di riportarla in Piazza della Prepositura non è mai veramente scomparsa dalla testa di tanti erbesi.

Filippo Pozzoli

 

A portare avanti la causa, da anni, è proprio l’ex sindaco Filippo Pozzoli che in questi giorni è tornato a parlare del Sacro Calice, o meglio, della possibilità di poterlo rivedere esposto nell’ambito della Piazza della Prepositura. Nel 2014 Pozzoli si era fatto promotore di una petizione, firmata da centinaia di cittadini erbesi: “Allora chiedevamo ai responsabili politici e religiosi di impegnarsi a trovare il modo di riportare il Sacro Calice in Piazza” ha spiegato Pozzoli “ma vorrei ricordare che prima ancora di quella petizione c’era stata anche una mozione che avevo presentato quando ero consigliere comunale, e che era stata approvata dal Consiglio, ma mai evasa”.

La mozione di allora come specificato da Pozzoli si riagganciava ad una convenzione, firmata ai tempi di Ghioni sindaco, tra il Comune e la Parrocchia, che prevedeva il riposizionamento del calice in una porzione di giardino sul retro della Chiesa di Santa Maria Nascente: “Per me l’opera di Miotti abbelliva la Piazza, che dovrebbe essere luogo di incontro della città, ma non tutti in Comune erano d’accordo e posso capirlo. Si era così pensato di poter rimettere la statua del Sacro Calice dietro la chiesa, tra l’abside e il cortiletto posteriore al campanile. Io stesso avevo realizzato un progetto con diverse opzioni di posizionamento, tutto è però caduto nel dimenticatoio“.

A distanza di anni ecco che però le cose potrebbero cambiare, come ha fatto sapere Pozzoli sul suo profilo Facebook e su altri gruppi del social network, raccogliendo diversi consensi: “Forse qualche speranza di rivedere il calicione in piazza c’è – ci ha raccontato – come noto nei giorni scorsi è stata smontata la gru che sorgeva dietro la chiesa per i lavori di restauro, ma il basamento è rimasto. Così mi sono precipitato dal prevosto, Mons. Angelo Pirovano, proponendogli di utilizzarlo per collocarci il Calice del Maestro Miotti”.

Una proposta che tanti erbesi hanno accolto con entusiasmo, altri meno, tant’è che sui social il post di Pozzoli ha dato ben presto vita a un dibattito tra i ‘favorevoli’ e i ‘contrari’ al ritorno del “calicione”. E che non ha trovato opposizione da parte della parrocchia e del prevosto: “Per ora – ha infatti confermato Franco Gerosa, direttore dei lavori di restauro della Chiesa di Santa Maria Nascente – il basamento della gru non verrà rimosso, la parrocchia ha deciso di lasciarlo lì”. “Il Sacro Calice ora necessita di manutenzione e per effettuarla occorre montarlo, il basamento già c’è, perchè non sfruttarlo? – ha detto Pozzoli – Sarebbe un primo passo verso il ritorno dell’opera nel suo contesto originario e il prevosto non mi ha detto di no, anzi, ha detto che ci si può sicuramente pensare”.

Il “Sacro Calice” a Orvieto, ultimo luogo in cui è stato esposto prima di tornare a Erba

 

Non è contraria neanche Veronica Airoldi, sindaco di Erba, che contattata ha fatto sapere: “Personalmente? Mi è sempre piaciuto tantissimo il calicione, me lo ricordo bene. Anzi, se devo essere sincera mi piaceva molto in mezzo alla piazza, quindi sarei anche favorevole a rimetterlo lì”. L’ultima parola comunque spetterebbe alla Parrocchia, proprietaria della piazza della Prepositura e della porzione di terreno dove c’è oggi il basamento sul quale si propone di rimettere il “calicione”.

A Pozzoli non è rimasto che fare un appello agli erbesi: “Quelli che si ricordano il calice, quelli che apprezzavano la sua presenza nella piazza e che ne invocano il ritorno, non mi lascino solo! Sembra tanto una mia battaglia, ma non lo è, ho bisogno dell’aiuto di tutti. Mi piacerebbe rivedere il Sacro Calice di nuovo esposto a Erba, sua città natale, e con me ne gioirebbe l’artista stesso. Non so se sarà possibile, ma tentar non nuoce: secondo me ci sono le giuste premesse”.

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